L’Hellas Verona inanella la quinta sinfonia casalinga consecutiva superando la Sampdoria. Mandorlini, per la prima delle due gare in casa, provvede ad un robusto tournover inserendo ben cinque nuovi giocatori rispetto a S.Siro. Gonzalez e Albertazzi, in difesa, a centrocampo, riscopre la mediana dello scorso campionato con Simon Laner, a destra, Jorginho, al centro, e Emil Hallfredsson, a sinistra, mentre, in attacco, affianca Gomez e Martinho a Luca Toni . Partenza lanciata dei gialloblù che, nei primi dieci minuti, sfiorano ripetutamente la segnatura. Si sveglia la Samp che, con Gabbiadini, spaventa gli scaligeri con un tiro che esce a fil di palo. Poco dopo il ventesimo uno schema su punizione di Jorginho mette Juanito davanti a portiere ma, un intervento alla disperata, di un difensore salva i blucerchiati. Inizia il secondo tempo e, ancora una volta, gli scaligeri si riversano in area avversaria e, al quinto, passano. Gomez serve Toni che, prima controlla, poi, con un assist fantastico, lo smarca in area e, l’argentino, di sinistro, batte Da Costa. L’Hellas cerca il raddoppio e, poco dopo il ventesimo, lo sfiora in modo clamoroso. Martinho s’invola, con la sua caratteristica andatura, sulla sinistra, giunto su fondo traversa, il portiere devia il pallone che s’impenna e Toni non arriva per un non nulla. Mandorlini fa uscire Laner, ottima la sua prova, Gomez e Martinho per Romulo, Donati e Iturbe. Al trentaduesimo la partita si chiude. Donati con un lancio improvviso scavalca la difesa doriana e raggiunge Toni che, in un primo tempo, cicca il pallone poi, però, è prontissimo a ricuperarlo e, con un perfetto diagonale, di sinistro, fulmina Da Costa. La gara termina con i ventimila del Bentegodi che applaudono i propri beniamini che, alla decima giornata, mettono in cassaforte, il quarto posto in classifica, ma, soprattutto, diciannove straordinari punti. Clima di festa fra le due tifoserie storicamente gemellate.