Un Chievo molto guardingo esce imbattuto Dall’Ara di Bologna interrompendo la lunga striscia di sei sconfitte consecutive. Sannino decide per la difesa a tre con Frey, Dainelli e Cesar, un centrocampo a cinque con Sardo e Pamic, esterni, e Rigoni, Radovanovic ed Estigarribia, centrali, mentre, in avanti, Paloschi è preferito a Pellissier per far coppia con Théréau. La prima azione importante è clivense con Sardo che impegna la difesa felsinea. Le due squadre, che purtroppo, navigano in fondo alla classifica, denotano un’eccessiva paura e perciò occasioni e pericoli non se ne vedono. Il primo tempo, di noia assoluta, si chiude senza rischi per Puggioni. Nella ripresa Sannino fa uscire uno sbiadito Théréau per il vivace ghanese Acosty. Proprio l’ex Juve Stabia crea l’azione più pericolosa vanificata da un buon intervento di Curci. La difesa, imperniata, su un maestoso Dainelli, non concede giocate facili agli uomini di Pioli che, lentamente, diminuiscono la spinta propositiva. Escono, negli ultimi minuti, un impalpabile Estigarribia e un volonteroso, ma poco concreto, Radovanovic per Sestu e Papp. La partita non si sbocca e, per l’ammalato Chievo, un piccolo brodino ma, per sollevarsi, sono necessarie, oltre ad un altro tipo di prestazioni, anche i tre punti e, domenica arriva il Milan!