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GENOA / HELLAS VERONA 2-0

 

 

 

Dopo due vittorie consecutive l’Hellas cade a Marassi contro il Genoa al termine di una partita dai due volti, il primo tempo per i rossoblù e la ripresa, interamente, gialloblù. Mandorlini, per la gara dell’ora di pranzo, schiera la medesima formazione che aveva superato il Cagliari. La partenza è degli scaligeri che costruiscono belle azioni che, però, s’infrangono al limite dell’area avversaria. Alla mezzora, scontro aereo Hallfredsson e Cofiè con il veronese costretto ad uscire e, sostituito da Donati. L’ex Palermo entra in campo mentre i genoani stanno per battere un corner, il cambio, evidentemente, crea un po’ di confusione e, Portanova, completamente libero, può incornare in rete. Passano pochi minuti e Matuzalem, con un lancio da lunga distanza, trova un Kucka, dimenticato da Cacciatore, e per lo slovacco è un gioco da ragazzi battere Rafael. Il tempo si chiude con l’Hellas in confusione ma, nella ripresa, il copione cambia. Mandolini toglie prima Cacciatore per Cacia e quindi Iturbe per Martinho e i gialloblù si riversano nella metà campo dei grifoni. La vivacità dei due nuovi e la sempre pericolosità di Toni, oltre, al desiderio di rivincita di Jankovic, mettono in difficoltà gli uomini di Gasparini che, prima sono salvati dal palo su colpo di testa di Toni poi dalle miracolose parate di Perin, particolarmente, quella su Cacia, ha dell’incredibile. Il grande impegno dei gialloblù non è premiato dal goal e, alla fine, arriva la quarta sconfitta su cinque trasferte. Adesso la sosta per gli incontri internazionali e, quindi, il tanto atteso derby.

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