Terza sconfitta consecutiva, seconda fra le mura amiche, per l’Hellas Verona contro la Roma. La squadra di Garcia, forte di suo, ha trovato un inaspettato aiuto nello scandaloso arbitraggio del bergamasco Mazzoleni. Mandorlini è costretto a soluzioni di fortuna per una serie di assenze in difesa. Fuori Moras e Agostini oltre ad Albertazzi, schiera Maietta e Marquez centrali con Cacciatore spostato a sinistra e Gonzalez a destra mentre preferisce Donati nel ruolo di regista. La partenza vede un Verona molto attento a non lasciare spazio alle ripartenze giallorosse. Prima del decimo prima avvisaglia del comportamento di Mazzoleni che ammonisce, al primo fallo di gioco, Romulo. I romanisti mantengono la supremazia territoriale senza creare paure a Rafael che, solo alla mezzora, corre un rischio sul tocco, sotto misura, di Destro su servizio di Gervinho. Prima del quarantesimo, in uno scontro rimane a terra capitan Maietta che è costretto ad uscire sostituito da Donadel. Romulo scala in difesa con Gonzalez che torna centrale. L’ex napoletano si mette a fianco di Donati. Al quarantaquattresimo è ammonito Nainggolan dopo ripetuti e duri falli. Inizia il recupero quando un fallo, piuttosto plateale, su Iturbe non è fischiato e, sul rilancio, Donati svirgola la palla innescando la discesa di Gervinho che, arrivato sul fondo, crossa per Ljajic che, indisturbato, mette alle spalle di Rafael. La ripresa vede l’Hellas più determinata mentre la Roma aspetta per ripartire. Al terzo minuto, al termine di una spettacolare azione, l’Hellas pareggia. Iturbe sradica il pallone dai piedi di Torosidis converge verso l’area e serve Donati che, di prima, apre, all’accorrente Hallfredsson che esplode un gran sinistro che brucia De Santis. Al quindicesimo Gervinho recupera palla, dopo azione d’angolo, salta con una serie di finte, un paio d’avversari e, dal limite, fa partire un forte e preciso tiro che batte Rafael. Mandorlini toglie uno stanco Gomez per Martinho che, sulla fascia, comincia a creare problemi a Maicon costretto più a difendere che ad attaccare. Mancano dodici minuti alla fine quando Mazzoleni pone la ciliegina sulla torta della sua “impeccabile” direzione. Torosidis entra in area, Gonzalez, gli tocca palla e sta per rinviare quando il romanista, incespica sul pallone, cade e, l’ineffabile bergamasco, fischia il rigore che Totti trasforma. Termina fra i fischi dei tifosi scaligeri nei riguardi dell’arbitraggio ma che, forse con gran dispiacere degli ispettori di Lega, non fanno ne’cori razzistici ne’di discriminazione territoriale e, quindi, non potranno essere puniti. In occasione dei goal giallorossi potentissimi botti esplosi nella curva romanista, li avranno sentiti gli ispettori?