Un buon Hellas Verona è nettamente battuto, al Bentegodi, da un’ottima Fiorentina. Mandorlini conferma la squadra che aveva, la scorsa settimana, battuto il Chievo con l’unica eccezione di Sala, per un Romulo che, fresco di chiamata da parte di Prandelli per lo stage della Nazionale, accusa alcuni problemi fisici. I toscani partono subito forte conquistando, già al secondo, ben tre angoli consecutivi, senza però far correre particolari pericoli a Rafael. Al quinto si rilancia l’Hellas e Toni serve una palla deliziosa a Iturbe che, purtroppo, calcia debolmente su Neto. Poco prima del quindicesimo, Sala recupera palla, sulla tre quarti, serve Toni che, in area, si difende dall’assalto di Gonzalo Rodriguez, quindi apre per Iturbe che scarica un gran tiro che Neto respinge a mani aperte, sulla palla s’avventa Sala che di testa segna la sua prima rete sia con colori gialloblù sia nel campionato italiano. I viola non si scoraggiano e attaccano a tutto organico senza, però inquadrare la porta. Alla mezzora Borja Valero serve una palla in profondità a Cuadrado che supera un distratto Agostini e spara un missile a fil di palo rendendo vano il tentativo di parata di Rafael, forse leggermente in ritardo. Subito dopo Iturbe lancia Cacciatore che, arrivato sul fondo, s’impappina e non riesce servire Toni. Al quarantesimo stupendo lancio, di oltre sessanta metri, di Cacciatore per Iturbe che controlla il pallone, ma, una volta in area, non supera il difensore che spazza. Manca un minuto alla fine del tempo quando, da sinistra, Pasqual calcia violentemente verso il centro, il pallone attraversa tutta l’area, e raggiunge il solissimo Aquilani, sciaguratamente dimenticato da Marquinho, che appoggia in rete. Nella ripresa, poco dopo il quindicesimo, Pizarro trova, quasi sul fondo Aquilani che gira di testa verso la porta, Rafael, non reattivo, allontana debolmente verso sinistra dove un indisturbato Borja Valero spinge in rete. Al ventunesimo uno degli episodi che potrebbero dare una svolta alla gara. Iturbe lanciatissimo è steso, da una violenta gomitata, da Savic che l’arbitro Peruzzo punisce solo con il giallo ma, il rosso, non sarebbe stato sbagliato. Montella fa uscire Matos per Matri e, proprio l’ex Milan, lancia Cuadrado che s’invola verso l’area. Donadel entra alla disperata lo falcia e, questa volta, il cartellino è rosso. Al ventisettesimo Iturbe con un sombrero salta Pizarro, in piena area, il cileno lo tocca e per l’arbitro è rigore che Luca Toni trasforma spiazzando Neto. Mandorlini richiama Cacciatore per Cirigliano ma, al trentaseiesimo, un lancio per Aquilani è fermato in scivolata da Maietta che, cadendo, colpisce il pallone con il braccio e, anche questa volta, l’arbitro scledense decreta il penalty che Matri realizza. Esce Hallfredsson per Pillud. Poco prima del quarantesimo un tiro non irresistibile di Cuadrado è mollemente respinto da Rafael proprio sui piedi di Aquilani che segna la sua doppietta a porta vuota. L’Hellas non si arrende e, al quarantesimo, realizza con Toni ma l’arbitro, su errata segnalazione del collaboratore, annulla per un inesistente fuori gioco. Al primo minuto di recupero Manuel Iturbe parte dalla trequarti, brucia alcuni avversari e, dal limite, spara un missile che s’insacca sotto la traversa per il definitivo 3-5. Partita giocata a viso aperto con l’Hellas che ha evidenziato alcune pericolose e disastrose amnesie difensive. Immenso, ma non è una novità, Luca Toni, al suo diciassettesimo goal stagionale, bellissima anche la prestazione di Iturbe che, dopo tre mesi, ritrova la via del goal.