Un Chievo brutto, ma anche sfortunato, subisce la terza sconfitta consecutiva uscendo battuto, al Bentegodi, dal Torino. Corini sostituisce i tre squalificati Frey, Cesar e Hetemay, con Canini e Bernardini, in difesa, e Guana, a centrocampo, mentre, in avanti, torna Paloschi a far coppia con Théréau. L’importanza della posta blocca le gambe dei clivensi che, per tutto il primo tempo, rimangono rintanati nella loro metà campo uscendo solo verso la fine del tempo quando, un servizio di Guana, trova pronto alla spettacolare, anche se non molto precisa, girata Paloschi. Il Toro che punta all’Europa, ha il controllo del gioco e, alla mezzora, si vede annullare un goal di Immobile per carica al portiere, anche se l’ostacolo ad Agazzi l’ha fatto un suo compagno e, due minuti dopo, un evidente fallo di mano di Dainelli, su tiro di Cerci, non è sanzionato dall’arbitro che, da questo momento non accontenta più nessuna delle due squadre. Il tempo si chiude con Corini che è costretto a far uscire, per problemi fisici, Canini sostituito da Claiton. La ripresa vede un Chievo più deciso e un’azione tutta sulla fascia sinistra trova Padelli pronto alla parata. Al nono si decide la gara. Cerci batte un angolo, Kurtic devia di tacco ma è Sardo a battere inesorabilmente l’incolpevole Agazzi. Al quarto d’ora Corini toglie Bernardini e butta nella mischia Pellissier ma, il capitano di lungo corso, tradisce la fiducia riposta in lui dall’allenatore, infatti, dopo quattro minuti, commette fallo a metà campo e l’arbitro, forse ingiustamente, lo ammonisce poi, per le reiterate proteste, estrae per la seconda volta il giallo e quindi il rosso. Il nervosismo si trasmette anche alla panchina e il general manager Marco Pacione ritorna, anche lui, anzitempo negli spogliatoi. Poco prima della mezzora, nuova chicca dell’arbitro. C’è un brutto fallo di Darmian su Théréau che il signor Celi, prima lascia correre per la regola del vantaggio, poi ferma il gioco, con Rigoni lanciato in contropiede, per ammonire il granata. Corini deve far uscire il francese e, al suo posto, entra il ventenne Leandro Paredes mentre Ventura richiama, un sempre pericoloso Cerci, per il veronese Meggiorini che, al quarantaduesimo, vi vede respingere, in modo miracoloso, da Agazzi un tiro a botta sicura dall’altezza del rigore. Termina la gara con il Chievo che sciupa il terzo match point consecutivo per la sua salvezza che, adesso, passa , per il
S. Elia contro il Cagliari.