Non riesce al Chievo sgambettare la corazzata Juve e, per la terza volta in cui le due squadre s’incontrano alla prima giornata, il risultato di 1-0, premia la “vecchia signora”. Corini schiera ben sette debuttanti con la maglia clivense compreso Schelotto arrivato da pochissimi giorni. La Juve parte a testa bassa con la furia che l’ha resa vincente nel triennio di Conte. Dopo pochi secondi Tevez colpisce l’esterno della rete ma il pressing bianconero è incessante e, al sesto, sul secondo angolo consecutivo battuto sempre dall’argentino, complice l’uscita a vuoto di Bardi, Caceres colpisce di testa il pallone carambola su Biraghi e finisce in rete. Le azioni degli juventini si susseguono continuamente ma, un po’ d’imprecisione, un po’ la bravura di un riscattato Bardi e, un po’ di sfortuna, due traverse (Tevez e Caceres) e un palo( Vidal), fanno si che il risultato non cambi. Spettacolare il primo tempo del debuttante diciottenne Coman nella squadra di Allegri. Nella ripresa Corini fa uscire un imbarazzante Mangani e un impalpabile Schelotto per Radovanovic e Paloschi. Si gioca solo nella metà campo del Chievo ma il risultato non si sblocca nemmeno con l’ingresso di Llorente per un applauditissimo Coman. Al ventiseiesimo Radovanovic è costretto a uscire dopo uno scontro con un compagno, al suo posto il gradito ritorno di Cofie. Poco dopo la mezzora l’azione che poteva dare una svolta alla gara, Paloschi mette Maxi Lopez solo davanti a Buffon ma l’argentino è ipnotizzato dal portierone azzurro che sventa la minaccia. La gara termina con il risultato maturato nei primi minuti con una Juve che sfata la tradizione del suo allenatore Allegri, spesso sconfitto all’esordio, e un Chievo molto titubante e impaurito per due terzi di partita. Non era questa la gara decisiva per i ragazzi di Corini ma, ancora una volta, la difficoltà in fase realizzativa si è evidenziata.