Nuova dolorosa battuta d’arresto del Chievo che esce sconfitto, a Genova, con la Sampdoria. Notevole i turnover di Corini, rispetto alla gara con il Parma. Prima di tutto nuovo dispositivo a cinque in difesa, con Sardo e Biraghi esterni, Gamberini, Dainelli e Zukanovic centrali, centrocampo a tre, con Cofie, Radovanovic e Hetemay, e Paloschi e Maxi Lopez in avanti. Il primo tempo si snoda con i blucerchiati in avanti mentre i clivensi rimangono molto chiusi e raggruppati attorno alla propria area. I due in avanti lasciati sempre soli non riescono né a far salire la squadra né a creare ripartenze atte a offendere, Si attende il fischio, che manda le squadre negli spogliatoi,
quando, dopo azione da calcio d’angolo, la difesa gialloblù non sale in tempo e Gastaldello si trova solissimo, in posizione corretta, per battere Bardi. Nella ripresa Corini richiama un negativo Gamberini per Birsa e un confusionario Radovanovic per Botta. I due nuovi entrati cambiano completamente la partita. Protagonista diventa il portiere Viviano che nega più volte la soddisfazione del goal agli attaccanti di Corini, ma, nel miglior momento dei clivensi, ancora da un errore della difesa, la Samp, con Romagnoli, raddoppia. Sembra finita ma, proprio al novantesimo, Paloschi trova la perla per ridurre le distanze ma non c’è più tempo e la gara si chiude con una sconfitta meritata nella prima frazione di gioco ma assolutamente ingiusta nella ripresa. Troppo rinunciataria la squadra nei primi quarantacinque minuti con diversi giocatori, della difesa, non al meglio. Ottima, come anche nella gara con il Parma, la prestazione di Botta.