Il Chievo di Rolando Maran conquista la prima vittoria battendo, al termine di una rocambolesca gara al Bentegodi, i diretti rivali del Cesena. Maran, in difesa deve rinunciare a Dainelli e a Biraghi e lancia, dal primo minuto, Cesar e Gamberini, centrali, spostando Zukanovic sulla corsia di sinistra mentre, a destra, conferma Frey. Davanti alla difesa, operano Radovanovic e Hetemay e, dietro a Paloschi, azionano, Birsa e Schelotto. Pronti via e il Chievo sfiora il vantaggio. Punizione dalla tre quarti di Birsa testa di Zukanovic e Leali alza in corner. Poco prima del quarto d’ora un traversone del difensore bosniaco mette il pallone sulla testa di Gamberini che colpisce bene ma, il portiere cesenate compie un autentico miracolo salvando la sua porta. Il gioco è condotto dai clivensi che, pur pressando, palesano le solite carenze o nell’ultimo passaggio o nella conclusione finale. Il tempo si chiude con ben quattro giocatori gialloblù sul taccuino dell’arbitro Tagliavento ma, solo l’ultimo intervento di Frey, era meritevole di sanzione. Il secondo tempo vede in campo Sergio Pellissier per uno sfuocato Schelotto e, lo storico capitano, dopo tre minuti, ripaga la fiducia accordatagli. Zukanovic arriva sul fondo, traversa per Radovanovic, il cui tiro è rimpallato e finisce sui piedi del solissimo Pelo che non ha difficoltà a insaccare. Al quarto d’ora Maran cerca di proteggersi, toglie un vivace ma inconcludente, Paloschi per Sardo passando, quindi, alla difesa a tre e un centrocampo a cinque. Il Cesena si riversa in avanti ma i tiri dei romagnoli non inquadrano la porta. A dieci dalla fine entra il gioiellino Bellomo per un positivo Birsa, anche per dare maggior vitalità e freschezza alla squadra ma, al quarantatreesimo, la doccia gelata. Djuric, da oltre venticinque metri, spara un gran tiro che colpisce Cesar, s’impenna e, con una parabola beffarda, supera Bizzarri. Sembra che, ancora una volta, la buona sorte volti, le spalle al Chievo che, invece, si ributta in avanti. A un minuto dal novantesimo un colpo di testa di Meggiorini, sicuramente il miglior in campo, attraversa tutto lo specchio della porta e Frey non riesce a metterlo dentro. Al novantesimo, mentre il quarto uomo, indica quattro minuti di recupero, c’è una punizione proprio davanti alla panchina di Maran, arriva, a gran velocità, Bellomo che batte un tiro teso che plana sulla testa ancora di Pellissier che brucia tutti e gonfia la rete. Termina quindi con un successo, dal grandissimo valore, la sfida salvezza con i romagnoli e, da otto punti, l’orizzonte è sicuramente più luminoso. Grande la gioia e la soddisfazione di Pellissier che ritorna al goal dopo oltre un anno, ma buona la prova di tutta la squadra che, con uno spirito molto più sollevato, dopo la sosta per la nazionale, può affrontare da difficile trasferta di Udine.