Brutta battuta d’arresto dell’Hellas che esce sconfitto dal Barbera di Palermo. Mandorlini, vista l’assenza di Hallfredsson, oltre ai soliti infortunati, sceglie il 3-5-2 con la riconferma Benussi, in porta, Marquez, Moras e Marques, in difesa, Martic, Sala, Tachtsidis, Greco e Brivio, a centro campo mentre Nico Lopez è preferito, a un febbricitante Saviola, per far coppia con Toni in avanti. Pronti via e il Verona perde subito Jacopo Sala che è costretto a lasciare il campo, dopo soli quattro minuti, a Lazaros. I gialloblù sembrano in giornata e chiudono i rosaneri nella loro metà campo. Poco prima del decimo, su angolo di Greco, Tachtsidis salta più in alto di tutti e batte Sorrentino. Nemmeno il tempo di esultare che, il Palermo pareggia. Punizione centrale, dai venti metri, e Dybala, con un fantastico tiro, batte imparabilmente Benussi. La partita è molto intensa e l’Hellas riparte creando anche qualche opportunità come quando, dopo un cross di Martic, Toni appoggia a Nico Lopez il cui tiro è deviato da Sorrentino ma a Toni, forse sbilanciato, non riesce il tap-in. Il tempo si chiude senza particolari pericoli né da una parte né dall’altra. La ripresa vede il Palermo avere una certa superiorità senza però entrare quasi mai nella munita area scaligera. A metà tempo Mandorlini richiama un impalpabile Nico Lopez e fa debuttare il neo acquisto Fernandinho. A dieci dalla fine da un traversone di Vazquez, Belotti, anticipa, con una furba spintarella, Marquez e un incerto Benussi per mettere in goal. Esce un opaco Martic per Saviola e l’Hellas si butta in avanti ma la difesa dei siciliani riesce a portare a casa il successo. Passo indietro rispetto alla gara con l’Atalanta, anche se la squadra non è stata fortunata, prima con il nuovo infortunio di Jacopo Sala, da valutare il problema alla coscia sinistra, poi con il goal subito, quasi alla fine, per due non perfetti interventi dei propri difensori. Sabato, ore diciotto, il ritorno al Bentegodi, contro un Torino, dell’ex Ventura, galvanizzato dai cinque goal rifilati alla Samp, e con tradizione favorevole in riva all’Adige.