Il Chievo conquista la matematica salvezza sconfiggendo, al Bentegodi, il Cagliari. Maran, che recupera gli squalificati della scorsa gara, deve però fare a meno dell’infortunato Zukanovic e di Dainelli, non al meglio. In difesa sposta Frey a sinistra e arretra Schelotto mentre Gamberini fa coppia con Cesar al centro. A centrocampo Birsa, Izco, Radovanovic e Hetemay. In avanti il rientrante Meggiorini affianca Paloschi. Dopo un po’ di studio, sono i clivensi che prendono in mano gara e, con Cesar, su angolo di Birsa, sfiorano la traversa. Al decimo pericolosa azione dei sardi che tirano due volte ma la difesa respinge e Birsa fa partire il contropiede. La palla arriva a Meggiorini che la gira d’istinto, a sinistra, verso Paloschi che s’allarga, attende l’arrivo di Meggiorini, in area, per servirlo di precisione, il ragazzo di Tarmassia con un sinistro chirurgico batte il portiere dei sardi. A quarantesimo, il Chievo vicino al raddoppio. Grande traversone di Schelotto per Paloschi che salta più in alto di tutti ma la palla esce a fil di traversa. La ripresa vede il Chievo molto tranquillo che cerca il possesso palla e non affonda i colpi mentre i cagliaritani appaiono molto nervosi e fallosi. Si gioca poco troppe le interruzioni per cambi, ammonizioni ed espulsioni. Al quarto d’ora standing ovation per Meggiorini che lascia il posto a Pellissier. Dopo il ventesimo Maran richiama prima Birsa per Botta quindi l’acciaccato Gamberini per Dainelli. Alla mezz’ora un goal di Paloschi è annullato per fuorigioco dello stesso. Dopo l’espulsione di Murru, autore di un brutto fallo su Izco, al quarantesimo, grossa occasione per il pareggio. Un gran tiro, da fuori area, di Ekdal, respinto dalla difesa, arriva a Farias che sferra un missile che fa la barba al palo, con Bizzarri immobile. Dopo l’ammonizione di Botta, a due minuti dalla fine, Cossu interviene fallosamente su Pellissier e si becca il secondo giallo e, anche per lui, doccia anticipata. Poco prima del fischio finale bell’azione di Hetemay che serve Pellissier, gran tiro, ma para Brkic. Termina con i giocatori e Maran che festeggiano, con il raggiungimento della salvezza, il regalo del 14° campionato nella massima serie. Straordinario, per non dire miracoloso, il cammino compiuto dalla squadra, con l’avvento di Maran, soprattutto con un indimenticabile 2015.