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Hellas Verona / Chievo 3-1

L’Hellas Verona fa suo il derby battendo, piuttosto nettamente, il Chievo. Delneri ripresenta per nove undicesimi la formazione sconfitta dalla Lazio con, uniche novità, i rientranti, dalla squalifica, Marrone per Greco e, dall’infortunio, Siligardi per Jankovic. Maran, invece, ne sostituisce tre rispetto alla gara con il Sassuolo. Cacciatore, per Gobbi, in difesa, Castro, per lo squalificato Radovanovic, a centrocampo, anche se sull’esterno mentre in regia c’è Rigoni e, capitan Pellissier, per Mpoku, in avanti a far coppia con Inglese.  Gli scaligeri dimostrano subito di essere molto determinati e si riversano nella metà campo avversaria senza subire ripartenze accettabili. Il gioco si sviluppa particolarmente sulle fasce, dove Wszolek, a destra, e Siligardi, Fares, a sinistra, imperversano con traversoni che trovano sempre pronti, anche se non molto precisi, Toni e Pazzini. Alla mezzora, perfetta imbucata di Siligardi per Toni che irride Spolli che lo affossa, per il più classico dei rigori, beccandosi pur il giallo. Il tiro dagli undici metri di Toni non è irresistibile e Bizzarri lo respinge, sfortunatamente proprio sui piedi di Luca che, di sinistro insacca a porta vuota. C’è il tempo di vedere un clamoroso errore di Pazzini, sempre su meraviglioso suggerimento di Siligardi, e le ammonizioni di Frey e Pinzi. La ripresa vede subito un cambio di Maran che lascia negli spogliatoi un impalpabile Birsa per Mpoku e, il gioco vira in favore dei giocatori della diga che, intorno al decimo, si rendono pericolosi con un tiro alto di Inglese su servizio di Cacciatore. L’Hellas, capito il pericolo, si ributta in avanti e, al termine di una spettacolare ripartenza, impostata da Marrone, Fares, quasi dal fondo, traversa per Pazzini che, di piatto destro, con una deviazione di Cacciatore, batte Bizzarri. Subito dopo, un rude intervento di Moras è punito con il giallo e, per il greco, in diffida, niente Udine. Delneri richiama prima, un applauditissimo Siligardi, per Albertazzi quindi Fares, che accusa un piccolo problema, per Emanuelson mentre Maran sostituisce un opaco Pinzi per Costa. Al venticinquesimo l’arbitro Guida vede una trattenuta di Moras su Inglese, ignorando la lunga tirata di maglia dell’attaccante sul difensore, decretando il rigore. Moras si dispera e protesta vivacemente beccandosi il secondo giallo e il rientro anticipato, fra le lacrime, negli spogliatoi. La trasformazione di Pellissier è impeccabile con Gollini a destra e pallone a sinistra. Delneri toglie immediatamente Pazzini per Bianchetti mentre Maran butta nella mischia Floro Flores per Pellissier. Gli attacchi dei clivensi s’infrangono contro la retroguardia scaligera che riesce a lanciare velocissimi contropiedi. In uno di questi Emanuelson brucia Spolli che, ingenuamente, lo mette giù beccandosi il secondo cartellino e riequilibrando i numeri in campo. Sia Wszolek sia Rigoni finiscono sul taccuino dell’arbitro mentre, al quarantesimo, su angolo di Emanuelson, il colpo di testa di Ionita è miracolosamente salvato, con un prodigioso balzo, da Bizzarri. In pieno recupero, dopo una veloce galoppata, Wszolek serve Ionita che, dai venti metri, lascia partire un missile di sinistro che toglie le ragnatele dall’incrocio dei pali. Con il secondo successo l’Hellas accorcia le distanze dalle squadre che la precedono, in attesa delle gare di domani, mentre i punti dalla Sampdoria, quartultima, si riducono a sette, a quindici giorni, dallo scontro diretto. Con oggi Toni ha segnato dieci reti al Chievo, di cui tre con l’Hellas, mentre, per Pazzini, sono cinque nelle partite in A. Tre invece quelle messe a segno da Pellissier nei derby.

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