Definitiva sconfitta dell’Hellas al Bentegodi con il Carpi. L’ultimissima chance per il gialloblù, di riaprire il campionato, naufraga miseramente davanti ai quasi ventimila tifosi che, per la prima volta, a fine gara, dopo aver sostenuto i propri beniamini per tutta la partita li hanno fischiati e contestati. Delneri, non si smentisce, e conferma quella che può essere considerata la sua formazione tipo con il rientro di Moras, a centro della difesa, Siligardi esterno di sinistra e il duo Toni, Pazzini in avanti. Partono subito forte gli emiliani che, all’ottavo colpiscono una traversa, pronta risposta dell’Hellas con Toni che, servito da Fares, straordinaria la sua progressione c on traversone, dalla sinistra, chiama Belec al miracolo. Il tempo si snoda senza acuti ma il Carpi sembra più determinato e reattivo. Al quarantesimo Siligardi, proprio davanti alla panchina di Delneri, s’intestardisce nel dribbling contro due avversari, perde palla e, Del Gaudio, ne approfitta con una finta instupidisce Pisano e Moras e, con un bel tiro a giro, batte Gollini, sul secondo palo. Delneri lancia subito Rebic e Viviani per un impalpabile Pazzini e uno stralunato Siligardi. La squadra risponde meglio e Belec si conferma in vena di miracoli deviando di pugno una botta di testa dell’ex Marrone, su angolo di Viviani, mentre è fortunato sulla successiva strafilata di Fares che sfiora il palo. Passano pochi minuti e l’Hellas pareggia ancora angolo di Viviani e questa volta la capocciata di Ionita è imparabile. Castori richiama Mbakogu, incredibile il suo errore, a due metri da Gollini per Lasagna e, proprio l’ex Cerea, un minuto dopo, con un perfetto calcio di punizione, dai venticinque metri, toglie le ragnartele dall’incrocio dei pali, vanificando il volo di Gollini. Entra Gomez per Marrone ma il risultato non cambia nonostante l’assalto, negli ultimi minuti di tutta la squadra, portiere compreso. Triste campionato che virtualmente si chiude oggi con una formazione che, in trenta partite, ha ottenuto un solo successo e, dei ventisei goal segnati, ben diciotto da palle inattive. La società, che ha le sue colpe, si metta subito al lavoro per programmare al meglio una pronta risalita.