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L'Onda Veronese

Addio a Sante Gaiardoni campione olimpico e mondiale

Si è spento, all’età di 84 anni, Sante Gaiardoni, il ciclista pistard, pluricampione del mondo e vincitore di due medaglie olimpiche alle Olimpiadi di Roma 1960. Gaiardoni era nato a Villafranca il 29 giugno 1939. Aveva iniziato con il tandem, specialità nella quale aveva conquistato il titolo italiano, nel 1957 con Sergio Beghetto, e nel 1958 con Giacomo Zanetti. Nel 1958, a Parigi, e nel 1959, ad Amsterdam, si deve accontentare della medaglia d’argento nella velocità entrambe le volte superato da Valentino Gasparella. Nel 1959 fa un’apparizione sulla strada vincendo la Milano-Busseto. Nello stesso anno, ai Giochi del Mediterraneo di Beirut, conquista due medaglie d’oro sia nella velocità sia nel chilometro prendendosi una duplice rivincita su Gasparella. Il 1960 sarà l’anno della sua definitiva consacrazione, in luglio, al Velodromo Olimpico di Roma, batte il record mondiale sui 200 m. lanciati con il tempo di 11” netti. Ad agosto, a Lipsia, si afferma ai Campionati del mondo, superando il belga Leo Sterckh. L’apoteosi arriva pochi giorni dopo ai Giochi Olimpici di Roma dove viene cinto dall’alloro olimpico sia nella velocità dove supera ancora il belga Sterckh sia nel chilometro dove stabilisce il record mondiale 1’07”27 alla media di 53,493. In settembre conquista nuovamente il tricolore del tandem con Zanetti. L’anno successivo passa al professionismo e si trova di fronte il fuoriclasse Antonio Maspes che lo supera sia agli italiani sia ai Mondiali, disputati al Vigorelli. Nel 1963 Gaiardoni si prende la rivincita e, a Rocourt, batte l’invincibile Maspes che, però, lo supera agli italiani. Nel 1964 un brutto incidente casalingo sembra pregiudicargli il prosieguo della carriera ma, la sua forte fibra, lo fa tornare in pista e, al Vigorelli, supera Maspes agli italiani. Poi però la salute lo mette nuovamente ko e non può difendere, nelle migliori condizioni, il suo titolo mondiale. Conquista ancora ai Campionati Italiani il bronzo nel 1966 e nel 1969 e l’argento nel 1970, alle spalle di Giordano Turrini. Nel 1971, dopo l’ennesimo incidente occorsogli in allenamento, si ritira definitivamente. Sposato con la cantante Elsa Quarta, scomparsa nell’agosto di tre anni fa, aveva tentato, nel maggio del 2006, la carriera politica, candidandosi come sindaco di Milano, nel maggio 2006, con una propria lista, nelle elezioni vinte poi da Letizia Moratti. Nel 2015, aveva ricevuto il Collare d’oro del Coni al merito sportivo, nello stesso anno fu inserito nella Walk of Fame dello Sport a Roma, riservata agli ex-atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale.

 

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