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Al via la 33ª Stagione teatrale al Cinema Teatro Astra di San Giovanni Lupatoto

Presetntata ieri in conferenza stampa presso la Sala rossa della  Provincia,  (ascolta la registrazione di Radio RCS)la nuova stagione teartale di San Giovanni, da novembre 2018 a marzo 2019 al Cinema Teatro Astra. Si inizia appunto il prossimo venerdì 23 novembre, con il primo di un ricco calendario di appuntamenti che ci accompagnerà dall’autunno fin sulle soglie della primavera. La 33^ stagione teatrale è promossa e organizzata dal Gruppo Teatro “Il Canovaccio” con il Circuito Teatrale Regionale Arteven, la Regione del Veneto, l’Amministrazione Comunale di San Giovanni Lupatoto con teatro San Giovanni e il sostegno di Mibac – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e di sponsor locali. Gli spettacoli inizieranno alle ore 21,00. Il sipario si aprirà il 23 novembre con COGNATE CENA IN FAMIGLIA di Eric Assous, regia di Piergiorgio Piccoli, con ANNA VALLE, GUENDA GORIA E ANNA ZAGO. Lo spettacolo del Teatro de Gli Incamminati – Theama Teatro. La trama: tre fratelli, durante una cena con le rispettive consorti, scoprono che è stata invitata dalla moglie del padrone di casa anche la sua segretaria: una debordante e seducente creatura che tutti e tre hanno già avuto occasione di conoscere. Subito cresce la diffidenza nelle mogli e la tensione nei mariti che mascherano a stento il loro imbarazzo, cadendo presto nel panico. Le tre cognate coltivano i loro sospetti in un crescendo di tensione, la quale esplode in colpi di scena tanto disperati per i protagonisti quanto esilaranti per il pubblico. La famiglia si sgretola in un turbine di meschinerie e cattiverie, per poi ricomporsi in alleanze imprevedibili, mostrandosi irresistibilmente comica fino alla conclusione che riserva un colpo di scena insospettabile. Éric Assous, attraverso la sua ironia e leggerezza, indaga in quella parte di uomini e donne dove albergano vigliaccherie, crudeltà, cattiverie insospettabili e tanta solitudine rivelando le diversità dell’animo umano. Il 30 novembre la COMPAGNIA NATURALIS LABOR presenta: TANGUERA, TANGO Y MUSICA DAL VIVO con regia e coreografie di Luciano Padovani. Padovani riporta in scena il tango, quello vero, autentico, coniugato – come sua abitudine ormai – con le invenzioni sceniche e drammaturgiche che da anni contraddistinguono il suo lavoro di coreografo. I fianchi si toccano. Le gambe si incrociano con precisione. I piedi si muovono all’unisono. I protagonisti diventano, quasi inconsapevolmente, una cosa sola. “El tango es un romance de amor y seducción que dura tres minutos…”: tenerezza, desiderio e tanta passione, il tango è metafora della vita e dell’amore. In scena non poteva mancare la musica dal vivo eseguita ed interpretata dal trio Tango Spleen – pianoforte, bandoneon e violino – ensemble molto conosciuto e apprezzato sia in Italia che in Europa, che suonerà brani di tango classici da Pugliese al più conosciuto Piazzolla. Il 7 dicembre Mismaonda Creazioni Live presenta QUESTIONI DI CUORE – DÀ VOCE ALLA RUBRICA DI NATALIA ASPESI, con LELLA COSTA da un’idea di Aldo Balzanelli. Le “lettere del cuore” di Natalia Aspesi sul Venerdì di Repubblica diventano uno spettacolo. Un viaggio attraverso la vita sentimentale e sessuale degli italiani nel corso degli ultimi trent’anni. I tradimenti, le trasgressioni, le paure, i pregiudizi. Migliaia di storie intorno all’amore e alla passione che, incredibilmente, non cambiano con il passare dei decenni e l’evoluzione del costume. Dalla ragazzina infatuata per un uomo tanto più grande di lei, alla donna che ama essere picchiata, dalla signora che s’innamora di un sacerdote, alla moglie tradita e abbandonata, dal giovane che si scopre gay, al maschio orgoglioso della sua mascolinità. Tutti hanno imbracciato la penna (più recentemente la tastiera del pc) per scrivere a Natalia Aspesi chiedendo un consiglio, un parere. E le risposte, argute, comprensive, feroci, spesso sono più gustose delle domande. A dare voce sul palco a questa corrispondenza Lella Costa in un gioco di contrappunti tra botta e risposta che raggiunge tutte le sfumature, i diversi gradi d’intensità e di intimità. Il 14 dicembre STIVALACCIO TEATRO presenta DON CHISCIOTTE – TRAGICOMMEDIA DELL’ARTE di Marco Zoppello. Interpretazione e regia di Marco Zoppello e Michele Mori. La trama: Venezia. Anno 1545. Salgono sul patibolo gli attori Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni accusati di eresia. Non resta altro da fare che cercar di prendere tempo nell’unico modo che i due commedianti conoscano: recitando una Commedia. Ma non esistono commedie per due soli attori e i nostri sono costretti a ripescare il racconto di un marinaio conosciuto su di una nave spagnola: un tal Miguel de Cervantes. Prendono così avvio le avventure di Don Chisciotte e Sancho Panza, filtrate dai ricordi e dall’estro dei due saltimbanco che arrancano nel tentativo di procrastinare l’esecuzione. E se non rammentano la storia alla perfezione si improvvisa rimasticandola in un tosco-veneto condito di emilianismi e partenopeismi. Duelli, salti, capriole, lazzi ma anche uno sguardo critico nei confronti di un fenomeno, l’inquisizione, tristemente conosciuto in tutta Europa. Il 21 dicembre Teatro Out Off di Milano presenta FEDERICA SANDRINI in SIGNORINA ELSE di Arthur Schnitzler. Regia di Alberto Oliva. In questa accorata esclamazione della giovane Else stanno il senso e la grande forza del testo di Schnitzler, dramma della solitudine e dell’indecisione scritto nel 1924, ma di straordinaria attualità. La giovane protagonista del testo di Schnitzler incarna tutte le incertezze di una società in crisi, quella mitteleuropea tra le due guerre mondiali, non distante dalla nostra, anch’essa viziata da un recente, fantasmagorico boom economico che ha consentito a tutti di rivedere al rialzo le proprie aspettative e che adesso chiede ai giovani un conto salato, mentre sprofonda ogni anno di più, divorato dall’aquila della speculazione finanziaria e della crisi dei valori. Else dice ripetutamente nel testo di essere in alto, e letteralmente lo è (alloggia ai piani alti di in un albergo di montagna a oltre 1600 metri di altezza) ma si sente in alto anche rispetto agli altri, i suoi coetanei come gli adulti che la guardano dall’alto in basso e pretendono di giudicarne impulsi e comportamenti, ma non la capiscono e non la potranno capire mai più. Else fluttua per aria, in alto, sospesa tra l’hotel e il cielo, seduta sul davanzale della finestra, sovrastata solo dall’ombra del monte Cimone, che incombe su di lei col fascino sublime della sua Bellezza nei colori del tramonto. Per l’interpretazione di Signorina Else l’attrice Federica Sandrini ha vinto il Premio Maschere del Teatro 2016 come migliore attrice emergente. L’11 gennaio Terry Chegia Gestione e Organizzazione Spettacoli presentano il divertente spettacolo di ENNIO MARCHETTO: THE LIVING PAPER CARTOON di Ennio Marchetto e Sosthen Hennekam. Attraverso costumi di carta, Ennio Marchetto con The Living Paper Cartoon dà vita a uno spettacolo che è una vera Babilonia di musica, teatro e creatività. Il suo spettacolo non ha confini, piace ovunque, a un pubblico assolutamente eterogeneo, grandi e piccini. Lo straordinario performer, indossando costumi di carta, interpreta grandi personaggi italiani e stranieri, imitandone movenze e tic in modo esilarante. Tina Turner, Mina, Liza Minelli, Marylin Monroe, Vasco Rossi, Madonna, Pavarotti… e tra i nuovi personaggi Lady Gaga, Arisa, Maria Callas, Marco Mengoni, Edward Mani Di Forbice. Ma The Living Paper Cartoon non è soltanto questo: come per i più grandi trasformisti, la forza dello spettacolo consiste nella straordinaria velocità con cui Ennio Marchetto muove i costumi, li apre, aggiunge particolari disegnati e parrucche di carta, dando vita a qualcosa di unico nel suo genere! Il 18 gennaio IMARTS international music and arts presenta MASSIMO LOPEZ e TULLIO SOLENGHI SHOW di Massimo Lopez e Tullio Solenghi con la JAZZ COMPANY diretta dal M. Gabriele Comeglio. Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni: una vera e propria rimpatriata in uno Show di cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio. Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra papa Bergoglio (Massimo) e papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto di vita domestica; i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni e quello recente di Dean Martin e Frank Sinatra. Il divertimento è predominante, ma non mancano momenti di profonda emozione, come quello in cui ricordano Anna, riannodando così le fila della loro identità. Quei dodici anni passati insieme hanno inevitabilmente scolpito un po’ di ognuno di loro negli altri due ed è per questo che, salendo sul palco, ogni sera i due interpreti avvertono la sensazione di portare una parte di Anna con loro. 24 gennaio IPPOGRIFO PRODUZIONI presenta ILIADE di Alessandro Baricco, con la regia del regista lupatotino Alberto Rizzi. Alessandro Baricco riscrive l’Iliade, utilizzando i mattoni stessi dell’opera originale, ma rendendo il testo omerico fruibile allo spettatore teatrale. La regia di Alberto Rizzi muove e commuove, evoca e trascina. Portando le vicende dei Greci contro i Troiani in una cucina, il luogo più sacro e il campo di ogni battaglia familiare, la guerra di Rizzi diventa un gioco al massacro tra forchette, coltelli, bottiglie, pentole e coperchi. Non c’è narratore esterno o estraneo. Sono i cinque attori, sono le voci dei protagonisti che si prendono l’onere e l’onore di narrarci la storia di Ilio. Eroi o semplici soldati, regine o schiave che si alternano nel racconto: ci guardano negli occhi, sono Uomini e Donne. Perfettamente umani. Vicini e comprensibili. 1 febbraio COMPAGNIA TEATRALE TIRACA in LE BARUFFE CHIOZZOTTE di Carlo Goldoni. Regia di Alessandro Albertin. Opera corale, ambientata nella città lagunare di Chioggia che mette in scena le schermaglie amorose di un gruppo di pescatori e delle loro donne. Lo spunto iniziale alla commedia viene da una baruffa scatenata da Toffolo, reo di aver offerto a Lucietta, promessa sposa a Titta-Nane, una fetta di zucca arrostita. Questo semplicissimo e “innocente”gesto da il via ad una serie di pettegolezzi, preludio di nuovi litigi. Le donne si lasciano ben presto andare ad alcune confidenze sulle avventure di Toffolo e, alla fine, nella baruffa sono coinvolti quasi tutti: mariti, fratelli e amici del borgo. A Toffolo non rimane che denunciarli tutti in Cancelleria. Ma durante i vari interrogatori si scopre ben presto che si tratta di semplici putelezi, ovvero di cose di poco conto, ragazzate, si direbbe. E prima che la giornata si concluda, in un clima di festoso lieto fine, verranno celebrati ben tre matrimoni. 15 febbraio ESTRAVAGARIO TEATRO con IL METODO GRÖNHOLM di Jordi Galceran. Regia di Ermanno Regattieri e Tiziano Gelmetti. Un colloquio di lavoro congiunto per un posto dirigenziale in una multinazionale. Quattro candidati costretti a superare prove in apparenza poco sensate, in realtà studiate a tavolino in relazione al profilo dei “concorrenti” e un finale sorprendente. La commedia dell’autore catalano Jordi Galceran è un giallo con tinte drammatiche, qualche venatura comica con momenti ad alta tensione che conquisteranno lo spettatore in una storia dove finzione e realtà non sono sempre distinguibili. Il metodo Grönholm più che un colloquio collettivo è una vera e propria sfida con prove attitudinali che sfociano spesso e volentieri nel personale per testare le capacità competitive e collaborativa dei pretendenti al posto, le loro idee sul mondo del lavoro e sulle relazioni che intercorrono in un’azienda. Un testo molto attuale che tratta dinamiche diffuse nei sistemi di selezione. Le domande sono molteplici. Quanto può essere crudele un ambiente lavorativo? Fino a che punto possiamo permettere alle aziende di applicare gerarchie ingiuste e sottoporci a prove umilianti, pur di ottenere una posizione socialmente rispettata? E se rappresentato a teatro, fin dove arriviamo a crederlo verosimile? 22 febbraio cantieri invisibili con PRETI AVVOCATI DOTTORI PESTE E COSÌ SIA! Testo e regia di Matteo Spiazzi. Siamo a Verona, il vecchio Pantalon de Bisognosi, appena tornato dal fastoso funerale della cara (neanche troppo) sorella, si ritrova a dover fare da tutore ad una nipote lontana. Il vecchio spilorcio cercherà subito di approfittare dell’eredità della sorella, lasciata interamente alla giovane nipote, e metterà in piedi un fitto gioco di interessi e loschi intrighi. Le cose però non vanno mai come dovrebbero, e per riuscire nella sua impresa, avrà bisogno dell’aiuto di un improbabile avvocato, uno strano dottore ipocondriaco, e naturalmente di un prete. Come se non bastasse i giovani coi loro ardenti sentimenti si frappongono in questi piani. Chi l’avrà vinta? Il potere dell’amore, o l’amore per il potere? Ma sarà la notizia di una presunta peste in città a mescolare ulteriormente le carte… 1 marzo Circo e dintorni Circo e dintorni presenta OKIDOK: SLIPS INSIDE – SPETTACOLO DI CLOWNERIE E ACROBATICA di e con Xavier Bouvier e Benoît Devos. L’attore recita, il clown è. Uno dei principali snodi della pedagogia clownesca di fine Novecento è “trovare il proprio clown”. In questo senso i clown Xavier Bouvier e Benoît Devos, già nel mezzo di una brillante carriera e in sincronia con i loro clown ben definiti nei loro precedenti spettacoli, hanno deciso di cercarne degli altri, e hanno trovato due loro nuovi clown, con un uso minimalista di trucco e costumi, uso sapiente e virtuoso di tecniche del corpo, espressioni facciali, utilizzo dello spazio, composizione delle relazioni fra i personaggi e con il pubblico, senso del timing. Xavier e Benoît hanno dimostrato che per ognuno di noi esistono, probabilmente, diversi clown. Così facendo, forse confonderanno ulteriormente le idee di critici, teorici e storici. Ben venga la dialettica, perché uno dei motivi di esistere del clown è proprio quello di confondere e far pensare, oltre che far ridere: questo è ciò che fanno gli Okidok nello spettacolo Slips Inside. Okidok è un duo di clown acrobati belgi i cui spettacoli, di straordinaria efficacia espressiva e di tagliente umorismo, rileggono con arguzia e sofisticazione non disgiunta da una trascinante spettacolarità, l’intera storia della clownerie. Per lo spettacolo: offerta famiglia (2 adulti + 2 ragazzi): € 40,00. 8 marzo RBR DANCE COMPANY in INDACO E GLI ILLUSIONISTI DELLA DANZA. Coreografie di Cristiano Fagioli, Alessandra Odoardi, Ylenia Mendolicchio, Leonardo Cusinato. Regia di Cristiano Fagioli e Gianluca Giangi Magnoni. Gli illusionisti della Danza portano in scena un allestimento che coniuga danza e tecnica alla ricerca della massima innovazione con il supporto di speciali effetti video. Proiezioni su originali fondali, mutazioni sceniche inattese, giochi di luci e soluzioni registiche altamente tecnologiche sono solo alcune delle sorprese di questo spettacolo Indaco. Il risultato scenico e visivo è sorprendente: i danzatori si alternano sul palcoscenico apparendo e scomparendo, moltiplicandosi magicamente grazie ad uno studio accurato di luci e proiezioni che incanta un pubblico piacevolmente proiettato in un’atmosfera rarefatta dalle magiche illusioni ottiche. Indaco e gli illusionisti della Danza è uno spettacolo di forte attualità: al centro temi come il rapporto uomo-natura, la ricerca delle proprie origini, il bisogno di autenticità, in un continuum di istantanee e coreografie emozionali. 15 marzo La Corte Ospitale e GIULIANA MUSSO presentano MIO EROE. Testo e regia di Giuliana Musso. Collaborazione alla drammaturgia di Alberto Rizzi. Il tema generale è la guerra contemporanea, il soggetto è ispirato alla biografia di alcuni dei 53 militari italiani caduti in Afghanistan durante la missione ISAF (2001- 2014), la voce è quella delle loro madri. Le madri testimoniano con devozione la vita dei figli che non ci sono più, ne ridisegnano il carattere, il comportamento, gli ideali. Costruiscono un altare di memorie personali che trabocca di un naturale amore per la vita.Cercano parole e gesti per dare un senso al loro inconsolabile lutto ma anche all’esperienza della morte in guerra, in tempo di pace. Nell’alveo di questi racconti intimi, a tratti lievi a tratti drammatici, prende però forza e si fa spazio un discorso etico e politico. In Mio Eroe, la voce stigmatizzata della madre dolorosa, da sempre sequestrata nello spazio dei sentimenti, si apre un varco, esce dagli stereotipi e si pone interrogativi puntuali sulla logica della guerra, sull’origine della violenza come sistema di soluzione dei conflitti, sul mito dell’eroe e sulla sacralità della vita umana. Il dolore delle madri può superare la retorica militaristica che ci impedisce di ragionare sulla guerra quando siamo di fronte al feretro coperto dal tricolore e affonda con la forza dei sentimenti in una più autentica ricerca di verità. In queste testimonianze femminili il tema della pace e il tema della maternità risuonano per quello che ancora sono: pubblicamente venerati e segretamente dileggiati. Solo alla fine del monologo sarà forse visibile, come una filigrana in controluce, che la voce delle madri piangenti è la voce della razionalità umana. 23 marzo COMPAGNIA TEATRALE LA BARCACCIA presenta LA SERVA AMOROSA di Carlo Goldoni. Regia di Roberto Puliero. “In Arena si dà la commedia senz’altra luce che quella del giorno” scrive Carlo Goldoni nel corso di un suo soggiorno veronese, quando la “caréta dei comici” (tipico carrozzone-palcoscenico degli attori girovaghi) piantava le tende sulla platea dell’Arena, come mostrano le stampe settecentesche. Quegli stessi attori li ritroviamo nell’originale messinscena de “La Barcaccia” per rappresentare La serva amorosa, prezioso recupero d’una commedia goldoniana interamente ambientata a Verona. Ambientazione in realtà generica, che tuttavia consente alla Compagnia di cimentarsi con sorridente ironia in molteplici riferimenti alla Verona di ieri e di oggi, apparentandosi a quei colleghi lontani. La rappresentazione si colloca a mezza strada fra gli ultimi echi della Commedia dell’Arte e i primi passi della Riforma Teatrale, capace sempre più di avvicinare il teatro alla realtà. BIGLIETTERIA CINEMA TEATRO ASTRA: dal lunedì al venerdì dalle 17.30 alle 19.00 Solo presso il Teatro Astra non viene richiesto il diritto di prevendita. PREVENDITE: Edicola De Togni: P.zza Umberto I°, 70 – San Giovanni Lupatoto (VR) Box Office Verona: Via Pallone, 16 – Verona (VR) Per tutti gli altri punti vendita di Verona e provincia, e per gli acquisti on-line, consulta il sito www.vivaticket.it BIGLIETTI RIDOTTI: Fino a 20 anni compiuti e oltre i 70 anni. Il Posto viene riservato fino alle ore 21.00 ABBONAMENTI Abbonamento a tutti gli spettacoli: € 135,00 (€ 9 a sera) Abbonamento libero (8 spettacoli): € 90,00 (€ 11,25 a sera) [da scegliere al momento dell’acquisto] Spettacolo OKIDOK: OFFERTA FAMIGLIA (2 adulti + 2 ragazzi) € 40,00

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