Dopo il grande successo di “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, la rassegna “Il Grande Teatro” organizzata dal Comune di Verona e dal Teatro Stabile di Verona – Centro di Produzione Teatrale prosegue con “Gl’innamorati” di Carlo Goldoni nell’adattamento di Angela Demattè. Lo spettacolo, in programma da martedì 30 gennaio a sabato 3 febbraio alle 20.45 e domenica 4 febbraio alle 16.00 al Nuovo, è prodotto dal Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. Diretti da Andrea Chiodi, sono in scena
Gaspare Del Vecchio (Fabrizio), Elisa Grilli (Eugenia), Ottavia Sanfilippo (Flamminia),
Cristiano Parolin (Fulgenzio), Francesca Sartore (Clorinda), Leonardo Tosini (Roberto), Gianluca Bozzale (Ridolfo), Alessia Spinelli (Lisetta) e Riccardo Gamba (servitore). Le scene sono di Guido Buganza, i costumi di Ilaria Ariemme, le musiche di Daniele D’angelo, i movimenti scenici di Marco Angelilli, le luci di Nicolò Pozzerle.
Andrea Chiodi torna dunque al Nuovo e si confronta con “Gl’innamorati” di Goldoni offrendo nuovi spunti di lettura del classico goldoniano. La vicenda dei due litigiosi protagonisti, Eugenia e Fulgenzio, è una storia d’amore molto più sfaccettata di quel che sembra. Eugenia e Fulgenzio sono due giovani molto vicini al nostro tempo. Due giovani che pur appartenendo al “ceto medio” non possono ancora ambire all’indipendenza economica e quindi decidere autonomamente di formare una famiglia. Due giovani pressati dalle circostanze che, in preda alla gelosia, alla rabbia o alla paura cedono all’impulso di ferirsi, contraddicendo la sbandierata profondità dei loro sentimenti. Sono due giovani che, tra pochi alti e molti bassi, impareranno dalle loro disavventure che l’amore non basta a se stesso e che gestirlo è assai difficile. Goldoni, non a caso, nelle note dell’autore a chi legge, scrive che “la pazza gelosia è il flagello de’ cuori amanti, intorbida il bel sereno, e fa nascere le tempeste anche in mezzo alla calma”.
«Gelosia e tempesta – dice il regista Andrea Chiodi – sono le cose da cui sono voluto partire per raccontare questi innamorati, per raccontare gli sconvolgimenti anche irrazionali che accadono o possono accadere nell’animo umano e soprattutto nell’animo dei giovani. Ho cercato di giocare intorno a questi aspetti, come una sorta di orgia dei sentimenti in cui tutti si innamorano di tutti e tutti odiano tutti. Nove attori giovani possono a mio avviso portare in questo testo quel turbamento del cuore tanto caro a Goldoni che amava mettere in guardia proprio i giovani: “Povera gioventù sconsigliata! Volersi tormentar per amore! Voler che il balsamo si converta in veleno? Pazzie, pazzie. Specchiatevi, o giovani, in questi Innamorati ch’io vi presento; ridete di loro, e non fate che si abbia a rider di voi” scriveva infatti Goldoni nelle sue note. La regia vuole evidenziarla questa gioventù al limite degli enfants gâtés, un incrocio di umanità disperate e divertite dentro un decadimento
dell’anima, un decadimento dei valori forse, ma che nasce dalle colpe dei grandi, una generazione che non sa amare ma invidiare, che vuole essere altro da quello che è e dove aleggia anche – conclude Chiodi – una strana confusione tra l’amore vero, il sesso e il desiderio di potere».
Mercoledì 31 gennaio (e non giovedì come al solito) alle 18.00 gli attori incontreranno il pubblico. Condurrà l’incontro Piermario Vescovo, direttore artistico dello Stabile di Verona nonché segretario scientifico dell’Edizione nazionale delle Opere di Carlo Goldoni, incarico affidatogli dal Ministero della Cultura per sovrintendere l’intera opera goldoniana. L’ingresso è libero.
Biglietti in vendita al Teatro Nuovo, a Box Office e on line su
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