Un Hellas decisamente non fortunato esce sconfitto dalla bolgia dell’Arechi e inanella la quarta sconfitta consecutiva. I campani ottengono il successo, in pieno recupero, dopo che i gialloblù avevano colpito una traversa e un palo e si erano visti assegnare un rigore poi cancellato dal Var. Cioffi, che vede la sua panchina sempre più traballante, deve rinunciare a Lazovic per un problema dell’ultimo momento quindi a destra presenta Depaoli (foto) mentre dietro a Henry schiera, dal primo minuto, Hrustic e Verdi. Partono decisi i gialloblu ma, dopo sei minuti il gioco si ferma perché Maggiore, l’ex Spezia, si accascia, accusando un problema muscolare, quindi Nicola lo sostituisce con Vilhena. Poco dopo il decimo bell’iniziativa di Verdi che mette in profondità per Depaoli che si trova la strada sbarrata da un’uscita alla disperata di Sepe che mette in angolo. Lentamente i campani cominciano a prendere campo, mentre i gialloblù indietreggiano pericolosamente, e, poco prima del ventesimo, passano in vantaggio. Bonazzoli, vince un contrasto (falloso?) con Gunter e serve Piatex, in mezzo fra Hien e Tameze. Il polacco controlla e, in velocità, prima supera il difensore poi fulmina l’incolpevole Montipò. Poco dopo il polacco è ammonito, cosa che succede anche a Hien. Alla mezzora, su angolo di Verdi, il colpo di testa di Gunter colpisce in pieno l’incrocio dei pali con Pepe battuto. In pieno recupero ammonizione per Depaoli per proteste dopo un angolo, evidente, non accordato dall’arbitro. Si va al riposo sotto di una rete con un atteggiamento non particolarmente brillante degli scaligeri, dopo una buona partenza. La rete è stata una doccia gelata. Al ritorno in campo Djuric prende il posto di Henry e come grande ex è accolto da applausi. È un Verona decisamente più aggressivo e determinato. Al quinto, Veloso cerca il tiro, di destro, ma non impensierisce Sepe. All’undicesimo l’Hellas pareggia. Azione sulla sinistra di Doig sul cui traversone si butta di testa Depaoli che, da sotto misura, insacca. Un minuto dopo Verdi calcia alto dai 25 metri. Al quarto d’ora Candreva, colpisce in piena area scaligera, con un violento pestone Doig ma nessuno se ne accorge. Le riprese televisive mostrano l’intenzionalità dell’ex doriano. Poco dopo grande slalom di Doig il cui tiro è deviato in angolo. Al venticinquesimo l’arbitro assegna un rigore all’Hellas per tocco con il braccio, dentro l’area, dell’ex Chievo Radovanovic. Dopo oltre tre minuti il Var annulla la decisione. Cioffi richiama Hrustic e Veloso per Kallon e il debuttante Sulemana. Poco dopo la mezzora Verdi salta due avversari e di sinistro scarica una rasoiata che si stampa sul palo alla destra di Sepe. La sfiga perseguita questo Verona. Dopo un’ammonizione a Sulemana, al quarantesimo, escono Ceccherini, acciaccato, per Cabal e Depaoli per Faraoni. Dopo un tiro di Sulemana alto, un traversone di Tameze messo in angolo e un colpo di testa Faraoni, su centro di Cabal, alto. Si va ai cinque minuti di recupero. Al primo c’è un bel traversone di Kallon sul quale Sepe anticipa Doig poi, inaspettatamente, al terzo. I campani passano in vantaggio. Su una ripartenza Vilhena scambia con Botheim poi serve Dia che, dal limite, con un sinistro a giro, trova l’incrocio dei pali. Dopo la rete si scatena un parapiglia in zona panchine e l’arbitro manda anzitempo sotto la doccia Ceccherini e Radovanovich. Ci sono ancora pochi spiccioli da giocare e Nicola, alla fine, può festeggiare mentre Cioffi deve asciugarsi dei grossi lacrimoni anche se, per buona parte della gara, i suoi non hanno demeritato. Domenica sera si torna al Bentegodi contro il Milan e, il desiderio di una nuova fatal Verona, è l’ultima speranza che alleggia nei cuori scaligeri.