Dopo Firenze e San Siro anche a Roma nessun punto per i gialloblù che come nelle due precedenti partite hanno fallito clamorosamente un rigore. Baroni che fra squalifiche (Lazovic, Coppola e Duda) vede la sua rosa giornalmente dimagrita dalle vendite della società, le ultime in ordine di tempo Ngonge a Napoli e Doig a Sassuolo. Tutto sommato una buona gara per l’Hellas che è superata dalla Roma vogliosa di riscatto dopo il divorzio da Mourinho. Baroni compie un autentico miracolo mettendo insieme una formazione accettabile quindi davanti a Montipò, Tchatchoua, Magnani, capitan Dawidowicz e Cabal, poi Folorunsho e Serdar quindi alle spalle di Djuric, Mboula, Suslov(foto) e Saponara. Dopo qualche minuto di studio al 6° minuto Spinazzola mette in mezzo un pericoloso traversone sul quale esce bene Montipò che prende anche un colpo da Lukaku, niente di grave e, poco dopo il quarto d’ora una ripartenza Hellas, con sponda di Djuric per Suslov che, arrivato al limite dell’area, calcia di sinistro senza creare problemi a Rui Patricio. Poco prima del 20° la Roma passa. El Shaarawy, scatta sul filo del fuorigioco, si libera facilmente di Tchatchoua e appoggia indietro per Lukaku che, dal disco del rigore, di sinistro fulmina Montipò. Passano cinque minuti e la Roma raddoppia. Lukaku cerca un traversone il pallone respinto torna fra i suoi piedi che la seconda volta apre sulla sinistra, deviazione difettosa di Tchatchoua e palla a Pellegrini che da pochi passi batte imparabilmente il portiere. Alla mezzora esce Spinazzola per Kristensen quindi al quarantesimo prima ammonizione per Paredes, per proteste, diffidato salterà la prossima. Poco prima della fine del tempo i gialloblù conquistano il primo angolo della gara che non ha esito come non l’hanno i 3 minuti di recupero. Primo tempo di una certa aggressività per l’Hellas ma poi quando la Roma ha accelerato si sono viste, soprattutto in difesa, alcune lacune. Al rientro in campo Baroni butta nella mischia Bonazzoli pe Mboula e la squadra sembra molto più aggressiva tanto è vero che dopo una decina di minuti Folorunsho di testa mette alle spalle di Rui Patricio ma l’arbitro annulla per una spinta a Llorente. Si accende una mischia e i due sono ammoniti. Passa una decina di minuti e, su un bel traversone il colpo di testa di Djuric è salvato con il braccio molto largo, anche se era di schiena, da Llorente. Richiamato al Var Sacchi concede il rigore. Prende il pallone Djuric e calcia direttamente in curva. Passa un minuto e Baroni richiama Djuric e Saponara per Henry e Cruz. Soprattutto il figlio del Jardinero si dimostra molto intraprendente e, a un quarto d’ora dal novantesimo, Folorunsho con un missile terra aria, da oltre trenta metri batte un non perfetto Rui Patricio. Insistono gli scaligeri ma, purtroppo, il risultato non cambia, resta l’amarezza di aver fatto, come a Firenze e con l’Inter una buona partita rovinata dall’errore dal dischetto, a questo punto due errori di Djuric e una di Henry, speriamo che la prossima volta qualcuno sia meglio.