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Angelo Zangari (Bonavigo 1961), coerenza innanzitutto!

All’indomani della vittoria del Bonavigo nella gara play-out di ritorno sul campo dell’Aurora Marchesino, che ha decretato la permanenza in Prima categoria della squadra di mister Manuel Cuccu, il presidente Angelo Zangari dice la sua: “E’ stata una stagione tremendamente complicata quella del Bonavigo; siamo partiti col piede giusto da neo promossi, togliendoci la soddisfazione di battere le prime cinque squadre nella graduatoria finale.

Angelo Zangari, presidente dell’U.S. Bonavigo 1961.

Forse la serie di otto risultati utili consecutivi ci ha fatto credere di potercela giocare con le grandi, perdendo di vista il vero obiettivo che era quello di mantenere la categoria. Nel girone di ritorno abbiamo raccolto solo 7 punti, una media da retrocessione. Nonostante ciò siamo rimasti fedeli alla nostra tradizione che ci vuole coerenti con le scelte iniziali. Da più parti si paventava un cambio di allenatore o una rivoluzione della rosa già nella prima parte di campionato. Abbiamo voluto dar fiducia ai nostri ragazzi e al mister con i suoi collaboratori Michele Ferrari e Marco Monastero. Devo ringraziare tutti i ragazzi e la dirigenza per aver saputo fare gruppo nel momento cruciale del campionato. Ci siamo aggrappati all’ultima spiaggia superando il Concordia capolista e, con il contemporaneo pareggio di Casteldazzano e Aurora Marchesino, abbiamo potuto accedere ai play-out. Lì abbiamo cementato l’unità di gruppo ed è arrivata la salvezza. Domenica in campo abbiamo giocato con tre 2002 contemporaneamente, Valle, Pivatello ed il portiere Passilongo. La formazione Juniores ha vinto il Premio Verona confermando il buon lavoro del Settore giovanile fortemente voluto dal compianto presidente Rino Gambin”.

Il Bonavigo festeggia la salvezza ottenuta.

Come spiega la prolungata crisi di risultati della seconda parte del campionato? “Abbiamo avuto qualche infortunio di troppo, bomber Pesarin tra i tanti. Poi errori di inesperienza con partite perse nei minuti di recupero quando ormai contava solo mantenere il risultato. Ad un certo punto quando i risultati continuavano a darci contro oltre i nostri demeriti, sono saltati un po’ i nervi a qualcuno di noi ed abbiamo pagato anche in termini di squalifiche. Tutto ciò ci ha accresciuti sul piano dell’esperienza e del carattere. Faremo tesoro di questa stagione tra alti e bassi. la nostra è e rimane una grande famiglia, dove i giocatori vengono perché si sentono a casa, anche i più quotati, che forse altrove potrebbero trarre vantaggi sul piano economico”. Ci anticipa qualcosa al riguardo la prossima stagione? “Non voglio parlare del futuro per il momento; piuttosto voglio aggiungere che mi spiace molto per l’Aurora Marchesino. Loro come noi hanno una conduzione di tipo famigliare con poche risorse e con l’obbligo di fare di necessità virtù. Penso anche che non meritassero la retrocessione”.

I tifosi sugli spalti a sostenere la squadra.

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