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AQUAE PLANAE ECOMUSEO PIANURA VERONESE RICONOSCIUTO TRA GLI ECOMUSEI DELLA REGIONE VENETO. PRESENTAZIONE VENERDÌ 15 DICEMBRE ALLA PRESENZA DELLA VICE PRESIDENTE REGIONALE ELISA DE BERTI  

 Nuovo importante traguardo per il progetto Aquae Planae, Ecomuseo Pianura Veronese, inserito ufficialmente tra gli Ecomusei della Regione Veneto. A dare battesimo al riconoscimento dell’iniziativa, promossa e coordinata dalla APS Humanitas ACT, in partnership con il Consorzio di Bonifica Veronese e undici Comuni dell’asta destra del fiume Adige e del fiume Bussè – Castagnaro, Isola Rizza, Legnago, Oppeano, Palù, Ronco all’Adige, Roverchiara, San Giovanni Lupatoto, San Pietro di Morubio, Villa Bartolomea e Zevio, sarà la Vice Presidente Regionale del Veneto, Elisa De Berti, in una conferenza stampa dedicata, venerdì 15 dicembre alle ore 17, presso la sede principale all’antico Manufatto idraulico del Gangaion.

Come da DGR n. 1269 del 17/10/2023, l’Ecomuseo Aquae Planae– Ecomuseo della Pianura Veronese entra dunque nella rete regionale degli ecomusei e potrà collaborare con la Regione nella progettazione e realizzazione del Forum degli operatori di settore, venendo iscritto nell’elenco degli ecomusei riconosciuti pubblicato sul sito istituzionale regionale, che potrà ospitare anche ulteriori informazioni e materiali sullo stesso Ecomuseo.

«É un onore per me poter salutare questo interessante progetto di promozione della Pianura Veronese. Un territorio a cui sono particolarmente legata, perché qui ci sono le mie radici e la mia identità – ha affermato la vice presidente Regionale del Veneto, Elisa De Berti. «Un territorio dove l’acqua, la terra e la mano dell’uomo hanno plasmato il paesaggio. Acquae Planae è la dimostrazione che quando le amministrazione locali e gli enti fanno sinergia si raggiungono traguardi di alto livello. I miei complimenti a chi ha lavorato a questa iniziativa che contribuirà a far conoscere le peculiarità di quest’area del Veronese che ha grandi potenzialità».

Funzione di un Ecomuseo è salvaguardare, valorizzare e rendere fruibili i luoghi e i paesaggi teatro del passato, presente e del futuro. In linea con queste premesse, AQUAE PLANAE intende far conoscere uno spazio, unicuum storico e naturalistico, dove la mancata urbanizzazione ha permesso il mantenimento di una buona autenticità, prefiggendosi l’obiettivo di valorizzare il Genius Loci della Pianura Veronese con esperienze, itinerari e attività didattiche.

«Siamo molto orgogliosi del traguardo raggiunto» afferma la presidente di Humanitas ACT Isabella Bertolaso – «il riconoscimento del nostro progetto AQUAE PLANAE_Ecomuseo Pianura Veronese intende stimolare la creazione di un’identità per la Pianura veronese, opera che fattivamente si sta già muovendo nel coinvolgimento di undici Comuni della Pianura più il Consorzio di Bonifica Veronese e nel dialogo con quelli limitrofi, oltre alle realtà presenti (associazioni e privati) nei singoli Comuni».

La scoperta del territorio racchiuso all’interno della mappa creata dal progetto AQUAE PLANAE è pensata attraverso luoghi simbolo e percorsi dedicati ai cinque paesaggi tematici individuati dagli storici: il paesaggio di valle e delle bonifiche, il paesaggio della risaia e delle corti, il paesaggio della piantata, il paesaggio delle cave e il già citato paesaggio agro-industriale. Un insieme di “luoghi” e temi significativi, che per essere conosciuti devono essere scoperti dall’interno, visitando le tappe tematiche, dove esplorare le peculiarità materiali e immateriali del territorio, i personaggi, i saperi e le tradizioni che hanno caratterizzato la zona e rimangono vive ancora oggi nella pratica o nel ricordo.

 

IL MANUFATTO IDRAULICO DEL GANGAION

 

Sede principale

 

A seguito di un progetto di recupero e allestimento predisposto dal Consorzio di Bonifica veronese in risposta ad un Bando dell’allora Gal veronese, è stato recuperato uno spazio espositivo all’interno dell’antico manufatto idraulico del Gangaion. Tale edificio è stato identificato in primis dall’Osservatorio locale del Paesaggio come luogo simbolo di un Ecomuseo, precorrendo la legge regionale, dove poter raccontare e trasmettere al grande pubblico l’epopea della bonifica e le complesse dinamiche idrauliche, economiche, sociali che interessarono la storia di questo territorio e il sistema idrico del comprensorio, che caratterizza in modo preponderante l’intera Pianura veronese.

Dal2019, il Consorzioha individuato inHumanitas ACT ilsoggetto esterno concui avviare, in convenzione, lagestione dei suoispazi. Da allorasono state realizzatealcune progettualità pere con lescuole, con diverseassociazioni ed entipubblici e privatidel territorio, ed è stata avviata una condivisione importante anche con le Amministrazioni locali. Nel 2020 è stato superato il vuoto normativo regionale in tema di Ecomusei e, dopo alcuni incontri esplorativi, si è valutata l’importanza di dare seguito alla prima intuizione del Consorzio e procedere alla richiesta formale di riconoscimento di un Ecomuseo alla Regione Veneto, ottenuto nel mese di novembre 2023. Un Ecomuseo è: “Un qualcosa che rappresenta ciò che un territorio è, e ciò che sono i suoi abitanti, a partire dalla cultura viva delle persone, dal loro ambiente, da ciò che hanno ereditato dal passato, da quello che amano e che desiderano mostrare ai loro ospiti e trasmettere ai loro figli.” (H. De Varine).

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