Non riesce al ChievoVerona l’impresa di fermare, a Bergamo, l’Atalanta. Maran decide di lanciare fin dal primo minuto Giaccherini arrivato solo giovedì dal Napoli, per lo squalificato Bastien e ripropone il 5-3-2. In difesa, assente Cacciatore, fermato per due giornate dal giudice dopo la stupidaggine del gesto delle manette, gioca Depaoli, con Bani, Dainelli e Gamberini, centrali, e Jaroszynski, a sinistra. Radovanovic e Hetemay, completano il centrocampo, con Birsa e Meggiorini in avanti. L’Atalanta, con il suo gioco veloce e aggressivo, costringe i clivensi nella loro metà campo e poche sono le sortite affidate alla volontà di Meggiorini e all’estro di Birsa. Nonostante l’indiscussa superiorità Sorrentino, peraltro sempre molto attento, non corre particolari pericoli. La ripresa, che vede in campo Cesar per Dainelli, buona la sua prova, si apre con lo stesso copione con la Dea sospinta, da Cristante e Ilicic, si rende pericolosa in un paio di occasioni ma bisogna aspettare il settantaduesimo per vedere il fortino clivense arrendersi. Da azione d’angolo il difensore Mancini mette alle spalle di Sorrentino. L’arbitro prima annulla e poi, con l’ausilio del Var, convalida la segnatura. Maran richiama prima un opaco Giaccherini per Rigoni quindi, a dieci dalla fine, butta in campo Inglese, non ancora in perfette condizioni, per Gamberini. L’innesto dell’attaccante porta nuova linfa e il Chievo si rende pericoloso in area e Rigoni, di testa, sfiora il pareggio. Terza sconfitta consecutiva e domenica, al Bentegodi, è atteso il Genoa per una sfida che potrebbe avere importanza fondamentale per il campionato.