Un mai domo ChievoVerona strappa un meritato e forse inaspettato pareggio all’Olimpico con la Roma. D’Anna, che non può ancora disporre di Cacciatore, conferma per nove undicesimi la squadra che aveva pareggiato con l’Empoli. Difesa e centrocampo invariati mentre ritornano, dal primo minuto, Birsa e Giaccherini con Stepinski unica punta centrale. L’inizio è prevalentemente giallorosso, anche se in Chievo non resta a guardare. Al decimo un’incursione di Under è conclusa imparabilmente da El Shaarawy. I clivensi cercano di reagire con un tiro, fuori di poco, di Obi ma, alla mezzora, la Roma raddoppia. Azione corale finalizzata dal tiro, a fil di palo, di Cristante. Si va al riposo con il doppio vantaggio capitolino ma il Chievo ha sciupato prima con Stepinski poi con Birsa due grandi opportunità per accorciare le distanze. Nella ripresa, che vede il ritorno in campo di Hetemay per Obi, dopo un autentico miracolo di Sorrentino su Pellegrini, prima del decimo, il Chievo va a segno. Rigoni serve Birsa e il professore, visto il portiere fuori dai pali, lo batte con una beffarda parabola di sinistro all’incrocio dei pali. La Roma non reagisce e il Chievo si spinge sempre più in avanti. A dieci dalla fine D’Anna richiama Birsa per Leris e, subito dopo, i clivensi pareggiano. Incursione e traversone di Barba sciagurata deviazione di Kolarov che sfiora l’autorete e palla a Stepinski che con una pronta girata insacca. Esce Rigoni per Depaoli e, quando la gara sembra conclusa, ha due sussulti. Prima un colpo di testa di Dzeko sfiora la traversa e all’ultimo secondo di recupero un improvviso tiro di Giaccherini chiama alla super parata, salva risultato, il portiere Olsen. Ottimo punto strappato in uno dei campi più difficili della serie A dopo una settimana abbastanza travagliata per la società che, in attesa dell’appello, si appresta a tornare domenica prossima, al Bentegodi contro la sempre temibile Udinese.
