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Brescia / Hellas Verona 0-1

Meritato successo, seppur di misura, dell’Hellas al Mario Rigamonti di Brescia. Pecchia riconferma per dieci undicesimi la formazione che aveva superato al Bentegodi la Ternana con l’unica eccezione di Fares al posto di Franco Zuculini. I gialloblù prendono in mano subito le redini del gioco, anche se non creano eccessivi pericoli dalle parti di Minelli. Ci prova, intorno al decimo, l’ex, fischiatissimo, Antonio Caracciolo, in girata dopo una punizione di Romulo. Dopo alcuni tiri, che non inquadrano lo specchio, c’è l’ammonizione di Bianchetti, ma è sempre il Verona a tenere la palla nella metà campo avversaria. Poco prima della mezzora il portiere Minelli è costretto a ricorrere al miracolo per deviare un gran tiro di Bessa. Passa una decina di minuti e l’Hellas va in vantaggio. Punizione, dalla trequarti, di Romulo, la palla spiove in area e, dopo una serie di batti e ribatti arriva Zaccagni che con un fendente gonfia la rete. Il tempo si chiude senza particolari emozioni. La ripresa vede le rondinelle buttarsi in avanti per raggiungere il pareggio e sterminate praterie aprirsi ai gialloblù che sprecano occasioni in dosi industriali. Dal decimo al ventesimo almeno quattro limpide occasioni sono sciupate anche in abbondante superiorità numerica. Poco prima del ventesimo Pecchia richiama Fares, buona la sua prova, per Franco Zuculini che immediatamente getta nella contesa tutta la sua grinta e la sua determinazione.  L’autore della rete, Zaccagni, accusa un problema muscolare e lascia il posto a Fossati e subito dopo un’incursione di Franco Zuculini è salvata con un intervento alla Garella, con i piedi, dal portiere. L’Hellas cerca di mantenere il controllo del gioco e non corre alcun pericolo e, a dieci dalla fine, Cappelluzzo sostituisce capitan Pazzini. In pieno recupero l’unico grosso spavento per i gialloblù. Punizione dal limite, s’incarica Andrea Caracciolo, che aveva punito i gialloblù dalla stessa posizione al Bentegodi, ma, fortunatamente la sua fucilata s’infrange sulla barriera. C’è il tempo per un’ammonizione a Cappelluzzo poi arriva il triplice fischio che sancisce il ritorno al successo, in trasferta, dopo sei partite. I tre punti portano gli scaligeri a cinquantadue punti, alla pari con la Spal, superata per gli scontri diretti, e il Frosinone impegnato nel mondy night. L’attesa è per il prossimo lunedì quando, al Bentegodi, arriverà l’Ascoli di mister Aglietti e di Daniele Cacia.

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