Con il rigore trasformato da un super Caprari (foto), l’Hellas conquista un meritato pareggio al Franchi contro la gemellata Fiorentina. Tudor, che può disporre della difesa titolare dopo che Gunter e Casale hanno scontato la squalifica ma non riesce a recuperare Barak, decide di mettere Ceccherini, Gunter e Casale, davanti a Montipò. Faraoni, Taméze, Ilic e Lazovic, a centrocampo quindi Kevin Lasagna, per il giocatore ceco, con Caprari alle spalle di Simeone. L’Hellas parte, come d’abitudine, con il piede sull’acceleratore e, nei primi dieci minuti cerca di sfondare con ripetute azioni sulla fascia sinistra anche se grossi pericoli non sono creati. Poco prima del decimo il portiere viola, che ha bloccato un traversone di Simeone, rilancia velocemente verso Ikonè. L’esterno destro, pur fronteggiato da Casale, arrivato al limite dell’area, effettua un traversone che, dopo aver carambolato, su Ilic arriva a Piatek che, dal dischetto del rigore, fulmina l’incolpevole Montipò. Dopo qualche attimo di smarrimento i gialloblù riprendono a macinare gioco soprattutto sulla catena di sinistra dove Lazovic e Capraari imperversano e, al diciassettesimo, proprio su traversone di Caprari, Lasagna anticipa Milenkovic che lo colpisce in pieno sul piede d’appoggio e il signor Manganiello, in ottima posizione, non ha esitazione a decretare il rigore. Caprari mette il pallone sul dischetto ma, un attimo prima del tiro, l’uruguagio Torreira cerca la furbata, per distrarlo, richiamando l’attenzione dell’arbitro sulla posizione del pallone. Caprari, con i nervi d’acciaio, mette il pallone come vuole il giocatore viola e, dopo una breve rincorsa batte, centralmente, il portiere. Decima rete per il romano, suo record nella massima serie. Insistono gli scaligeri e, al venticinquesimo, al termine di una incontenibile azione, c’è lo stupendo traversone, sempre di Caprari, sul quale non arrivano per pochi centimetri né Simeone né Faroni e, il pallone, esce sfiorando di pochissimo il secondo palo. Alla mezzora è Lazovic a mettere in mezzo ma, anche in questa occasione, il chiolito è leggermente in ritardo. Poco prima del quarantesimo c’è l’ammonizione di Gunter mentre, proprio al quarantesimo, gigantesca occasione per Lasagna. Il pallone, calciato da Caprari, assume una strana traiettoria e, dopo aver scavalcato i difensori arriva all’ex udinese, appena oltre la linea di metà campo. Partenza a cento all’ora per Kevin che si presenta solo, al limite dell’area. Invece di tentare di scartare il portiere, e lo spazio c’era, o di scavalcarlo, cerca il tiro angolato sul palo lungo ma Terraciano è più bravo di lui a deviare in angolo. Occasionissima. Passano pochi minuti e Lasagna è ancora protagonista. Questa volta vince un corpo a corpo contro il roccioso Igor e, dalla linea di fondo, effettua un traversone troppo lungo per l’avanzante Lazovic. Si va al riposo sul pareggio ma, con negli occhi l’occasionissima sciupata da Lasagna. Al ritorno in campo Italiano provvede a tre sostituzioni, cambiando i due esterni d’attacco e un centrocampista. Ma sono ancora i gialloblù a essere pericolosi con Faraoni che, servito da Caprari, colpisce l’esterno della rete. Le forze fresche galvanizzano i viola che si riversano nella metà campo scaligera e Torreira con un colpo di testa mette il pallone alto sopra la traversa. Poco prima del decimo Caprari appoggia a Lasagna che conquista un angolo, subito dopo, duro intervento, a metà campo di Simeone su Igor e giallo per il cholito. Passano un paio di minuti e i viola hanno l’opportunità di passare in vantaggio. Azione sulla destra del neo entrato Callejon sul cui invito, Torreira, da sotto misura, mette incredibilmente alto. Al quarto d’ora Lazovic accusa un piccolo problema ed è sostituito da Depaoli. Mentre cinque minuti dopo è Bessa che prende il posto di Lasagna mentre Italiano richiama l’autore della rete per Gonzalez. Alla mezzora Ceccherini è ammonito, dopo una dura entrata ai venticinque metri. La punizione, battuta da Callejon, è respinta da Montipò e poi spazzata via da Gunter. A dieci dalla fine ammonizione anche per Bessa mentre, negli ultimi cinque minuti, fuori Faraoni per Sutalo e ammonizione per Vincenzo Italiano. Nei tre minuti di recupero non succede più nulla e l’Hellas conferma la tradizione che vede le due squadre gemellate dividersi la posta per la ventesima volta su 63 sfide. Domenica, al Bentegodi, uno dei match più sentiti, sia dalla squadra sia dalla tifoseria, contro il Napoli di Spalletti.