Un Chievo più brutto che sfortunato subisce un pesante poker al S. Elia di Cagliari. Maran è costretto agli straordinari per inventarsi la formazione viste le numerosissime assenze. In porta gioca, per la terza partita consecutiva, Seculin, in difesa, a destra, opera Izco, a sinistra, Cacciatore con Dainelli e Cesar, centrali. Confermata la linea di centrocampo con Castro, Radovanovic e Hetemay, e De Guzman, trequartista, alle spalle di Meggiorini e Pellissier. Subito una ghiotta occasione per Castro che, su traversone di Cacciatore, non riesce, sul secondo palo, a indirizzare in porta. Prende poi il pallino del gioco la squadra isolana che, al decimo, passa in vantaggio. Disastroso passaggio laterale di Cacciatore intercettato da Tachtsidis che, dalla distanza, tira violentemente, Seculin respinge in modo goffo e centrale e Borriello, dimenticato da Cacciatore, appoggia in rete. Il Chievo cerca di riorganizzarsi ma, dopo pochi minuti, Sau irride Cesar e batte per la seconda volta Seculin. Cacciatore accusa un problema ed è sostituito da Spolli con Maran che passa alla difesa a tre con l’argentino, a destra, Dainelli, centrale, e Cesar, a sinistra. Intorno al ventesimo, palla in profondità di Castro per Meggiorini che, sull’uscita di Rafael, cerca il secondo palo, ma la palla sbatte proprio contro la base ed esce sul fondo. Subito dopo il ragazzo di Tarmassia cade male ed è costretto a uscire in barella sostituito da Gkapé. Alla mezzora si salva miracolosamente la difesa sarda su incursione di Pellissier e Gkapé. Al quarantesimo, prima Seculin compie una gran parata sul tiro ravvicinato di Joao Pedro poi però, devia, un tiro non irresistibile di Sau, proprio sui piedi del brasiliano che non ha difficoltà a segnare. La ripresa vede i sardi che amministrano la gara senza correre particolari pericoli mentre il Chievo non dimostra di avere la volontà o la forza di reagire. Poco dopo il ventesimo Maran cerca di dare una scossa togliendo De Guzman per Bastien ma, il ventunenne belga, che solo da due giorni ha ripreso gli allenamenti, non può fare miracoli. Al novantesimo l’ennesimo pasticcio fra Seculin e Cesar permette a Joao Pedro di siglare la doppietta e mettere in ghiacciaia il successo che mancava, contro il Chievo da sei anni. Quarta sconfitta consecutiva per la squadra di Maran che, pur condizionata dai molti infortuni, si è presentata senza mordente e, forse, già con la testa in vacanza. La riscossa è attesa, la domenica prossima, al Bentegodi, contro il Toro del “gallo” Bellotti.