Salvatore Bocchetti, nonostante la sua squadra faccia una gagliarda partita non riesce ad invertire la rotta e l’Hellas subisce la sesta sconfitta consecutiva. Rispetto alla gara con il Milan l’unico recuperato è Ceccherini che ha scontato la squalifica ma perde, sulla trequarti, Hrustic. Decide di ripresentare la difesa tradizionale con Hien, Gunter e Ceccherini (foto). Conferma il centrocampo che ha affrontato il Milan con Faraoni e Depaoli, esterni, e Taméze Veloso, al centro, mentre Verdi opera alle spalle di Henry aiutato da Piccoli. Partenza a razzo degli scaligeri che, al secondo minuto, vanno in vantaggio. Incursione sulla sinistra di Ceccherini che effettua un tiro verso il secondo palo, a centro area Henry, apre le gambe lasciando passare il pallone, la sua mossa inganna sia il difensore che Consigli. Il pallone bacia la faccia interna del palo e si adagia in fondo al sacco. Insistono ancora gli scaligeri e, un minuto dopo, Henry serve Faraoni che s’incunea sulla destra poi effettua il cross sul quale non arriva, sul secondo palo, per centimetri Piccoli. Tentano quindi la conclusione sia Piccoli sia Henry ma non impensieriscono Consigli. Poco dopo il decimo, miracoloso intervento in scivolata di Ceccherini che toglie la palla a Laurientè a 1 metro dalla porta. Al quarto d’ora Taméze cerca la conclusione dalla distanza ma il tiro è alto. Poco prima della mezzora Piccoli accusa un problema ai flessori ed esce sostituito da Kallon. Subito dopo c’è l’ammonizione di Ceccherini e, al trentaduesimo, il Sassuolo pareggia. Lungo rilancio per Laurientè che si beve, con facilità irrisoria, Hien e, appena dentro l’area, calcia sul palo lungo battendo Montipò. Al quarantesimo, Kallon riceve, spalle alla porta, si gira e appoggia all’accorrente Veloso che, dal limite, con un sinistro chirurgico insacca purtroppo l’arbitro annulla per fuorigioco di partenza di Kallon. Prima del riposo Kallon mette in moto Faraoni il cui cross è leggermente troppo alto per Depaoli. A inizio ripresa fallo, ai 18 metri, di Erlic che è ammonito, batte la punizione Verdi che ottiene un angolo senza effetto. All’ora di gioco Dionisi effettua due cambi e, tre minuti dopo Toljan coglie il palo alla sinistra di Montipò. Bocchetti richiama Henry per Lasagna, Veloso per Sulemana e Ceccherini per Magnani. Con la sua entrata Jack va al centro mentre Gunter si sposta a sinistra. Poco dopo, rocambolesca azione dell’Hellas. Frattesi interviene in modo sporco e la sua deviazione colpisce la traversa arriva Lasagna che di testa, con deviazione di Consigli, prende il palo poi Faraoni calcia alto da due metri. Goal sbagliato e goal subito, è l’adagio, infatti, cinque minuti dopo, gli emiliani passano in vantaggio. Spunto di Traorè che semina il panico, a sinistra, poi mette in mezzo dove Frattesi anticipa tutti e fulmina Montipò. L’azione era iniziata con un evidente fallo su Faraoni lasciato correre dallo scarsissimo arbitro Santoro che ammonisce lo stesso Faraoni per le giuste proteste. A sette minuti dalla fine Lasagna recupera un bel pallone servendo Kallon che traversa per Depaoli ma, anche questa volta, un po’ troppo alto. Bocchetti richiama un esausto e abbastanza inconcludente Verdi per Djuric. A due minuti dal novantesimo, Lasagna scarica un gran sinistro al quale risponde con un ottimo intervento Consigli. Negli ultimi minuti l’arbitro fischia a senso unico e anche Djuric è ammonito. Purtroppo Bocchetti non è riuscito ad invertire la triste rotta delle sconfitte, arrivate a sei, anche se, sia con il Milan e, soprattutto, con il Sassuolo il suo Verona avrebbe meritato almeno un punto. Un’ultima considerazione per l’arbitro che, fin dall’inizio, ha arbitrato a senso unico. Ha sistematicamente punito gli attaccanti scaligeri, sembrava che avesse un fatto personale con Henry tante le volte che lo ha penalizzato, e mai quelli neroverdi poi non ha valutato, e in questo, non aiutato dal Var, l’intervento falloso su Faraoni dal quale è nata la rete del successo emiliano. Adesso al lavoro, perché lunedì alle 18,30 arriverà la Roma di Mourinho particolarmente arrabbiata dopo la sconfitta interna contro il Napoli.