Continua la marcia del Chievo che batte, al Bentegodi, l’Atalanta. Maran conferma la linea difensiva che bene aveva fatto a Frosinone mentre, a centrocampo, con il rientro di Castro, conferma al centro Radovanovic e a sinistra Hetemay con Birsa alle spalle del duo Meggiorini Paloschi. Dopo un inizio di studio con le squadre attente a non scoprirsi è il Chievo che comincia a spingere con tiri prevalentemente dalla distanza che non impensieriscono Sportiello. L’arbitro, molto severo son Dainelli e Radovanovic, si dimostra incredibilmente buono, sul finire del tempo a non punire una cravatta a Castro, dentro l’area, di un difensore orobico. La ripresa vede subito il Chievo spingersi in avanti e per ben due volte Paloschi, dopo essersi liberato del proprio controllore non trova lo specchio della porta. Proprio il bomber diventa il protagonista del match intorno al ventesimo. Strattonato da un avversario, finisce a terra in area e protesta per l’intervento. Cherubin prima lo redarguisce poi gli rifila una testata che, non vista dall’arbitro che sta andando verso centrocampo, non sfugge all’addizionale che richiama il collega. Rosso diretto, per il centrale, e rigore. Paloschi, impeccabile la scorsa settimana al Matusa, si fa respingere il tiro dal portiere che dopo una decina di minuti compie un nuovo miracolo su bomba, dai trenta metri di Radovanovic, deviandola in angolo con i piedi. Al trentaduesimo Meggiorini rincorre una palla destinata al fondo e riesce ad appoggiarla a Birsa che, di sinistro, mette il pallone sotto le gambe del portiere. Aumenta il nervosismo fra le file degli orobici e anche Kurtic finisce anzitempo sotto la doccia. Il Chievo sfiora ripetutamente il raddoppio, prima con Inglese, entrato per Meggiorini, poi con Castro che non arriva sul traversone di Rigoni, che aveva rilevato Birsa mentre, nel finale, un ispirato Mpoku, subentrato per Paloschi, ha fatto ammattire i difensori neroazzurri. Con questa vittoria i clivensi salgono a ventidue punti, nella parte sinistra della classifica, e possono guardare con grande tranquillità al proseguimento del campionato.