Un Chievo, tutto cuore, torna alla vittoria, sconfiggendo, al “Bentegodi”, in una gara da ultima spiaggia, il Catania, con un goal per tempo. Corini conferma in porta Agazzi poi, con il recupero di Cesar e Dainelli, dispone la difesa a quattro, a centrocampo, con Rigoni in regia, pone Guana, a destra e Guariente, a sinistra, mentre Hetemay, opera alle spalle delle due punte Paloschi e Théréau. Partenza bruciante del Chievo che, al secondo, mette Paloschi solo davanti al portiere, peccato per il cattivo controllo e l’occasione sfuma. Gli etnei prendono in mano il gioco ma, un attento Agazzi, blocca ogni loro iniziativa. Poco prima della mezzora ancora Paloschi ha la palla buona ma un difensore salva sulla linea quindi, dopo una bella percussione, Théréau serve, al centro dell’area, il solissimo Guariente che colpisce il portiere in uscita. Al trentaseiesimo, un tiro di Frey è deviato, ingenuamente, con un braccio da Alvarez e, l’arbitro Orsato, decreta il penalty che Théréau trasforma un tiro violentissimo. La ripresa vede i siciliani buttarsi in avanti ma, solo con le punizioni e gli angoli di Lodi, si rendono pericolosi. Corini toglie Théréau per Stoian e, poco dopo il ventesimo, arriva il raddoppio. Punizione battuta da Guarente, sul secondo palo, salta più alto di tutti Rigoni il cui colpo di testa fa assume una parabola beffarda alla palla che s’insacca nel sette alle spalle del portiere. Corini fa uscire uno stanchissimo Guana per Bernardini, un difensore, e, quindi, capitan Rigoni per Radovanovic. Il triplice fischio di Orsato consegna al Chievo, la vittoria, dopo oltre due mesi, e soprattutto i ventuno punti che lo pongono al pari del Bologna ma, con tre squadre alle spalle. Ottima prestazione di Agazzi, che riscatta le precedenti insicurezze, buona prova di Rigoni ed Hetemay, Troppa paura, per molti clivensi ma, la posta in palio, era troppo importante.