Continua il periodo nero del Chievo che subisce l’ennesima sconfitta, al Bentegodi, con la Fiorentina. Maran apporta, anche per sopperire a squalifiche e infortuni, alla formazione che aveva perso, sul filo di lana, a S. Siro con l’Inter. Cacciatore e Cesar, rilevavano gli infortunati, Frey e Gamberini, De Guzman, prende il posto dello squalificato Radovanovic, mentre sono confermati Castro, Bastien e Birsa, a centrocampo, e Meggiorini e Pellissier in avanti. I clivensi prendono subito in mano le redini del gioco e creano diverse palle interessanti che, come spesso succede, non riescono a finalizzare. Al decimo dopo un evidente fallo non fischiato dal pessimo arbitro, Dainelli sbaglia completamente la giocata consegnando la palla a Tello che si presenta solo davanti a Sorrentino e lo batte imparabilmente. Il Chievo si rimbocca le maniche e continua a far gioco e a creare occasioni su occasioni che dimostrano però come i giocatori locali abbiano le polveri bagnate. Dopo Birsa anche Cesar finisce sul taccuino dell’arbitro e, il difensore, in diffida, salterà la trasferta con la Lazio. La punizione di Bernardeschi trova pronto Sorrentino alla deviazione in angolo. La ripresa vede sempre i ragazzi di Maran in possesso del pallino del gioco ma prima Meggiorini e poi Pellissier non riescono a battere il portiere pur da ottime posizioni. Su capovolgimento di fronte duplice grande intervento di Sorrentino su Barbacar che, un minuto dopo, trasforma il rigore decretato per lo sciagurato intervento di Cacciatore su Chiesa. Pellissier accusa un problema muscolare ed è sostituito da Inglese. Meggiorini prima è ammonito per un intervento giudicato falloso solo dall’arbitro poi trova il portiere che, in vena di miracoli, gli nega la gioia del goal su lancio di Castro. Intorno alla mezzora Maran richiama prima Bastien per Hetemay quindi Gobbi per Izco che si posiziona basso sulla fascia sinistra. Meggiorini pur a tu per tu con il portiere non riesce a trafiggerlo quindi è Izco che non trova la porta su gran traversone di Cacciatore. In pieno recupero Chiesa fugge sulla destra e batte Sorrentino apparso leggermente in ritardo. Quarta sconfitta, quinta con la Coppa, consecutiva ma, soprattutto, tredici goal subiti per la squadra che, fino a un mese fa era la seconda difesa meno battuta della massima serie. La classifica non fa ancora paura ma, sabato c’è la difficile trasferta all’Olimpico con la Lazio.