Ritorna alla vittoria il Chievo che batte, al Bentegodi, il Genoa. Maran recupera in difesa Gobbi, sulla fascia, e Dainelli al centro. Radovanovic, scontata la squalificata, opera, a centrocampo, con Castro e Nicola Rigoni esterni mentre Pellissier e Mpoku sono le punte, con Birsa alle spalle. Ritornano, almeno in panchina, Pepe, Hetemay e Meggiorini ma si ferma Inglese. Il primo tempo scorre con molta noia senza che le due squadre affondino i colpi. Gli unici squilli arrivano da due tiri alla distanza, il primo di Birsa, su assist di Gobbi, a fil di palo e, l’altro di Suso, alla destra del portiere. La ripresa vede un Chievo subito più vivace che, prima, impegna Perin con una punizione di Radovanovic e, al quinto, trova il vantaggio. La lunga cavalcata di Cacciatore, sulla destra, e conclusa con un traversone verso il secondo palo dove Castro di testa insacca. Il vantaggio porta i clivensi a chiudersi e a ripartire con frequenti e pericolosi contropiedi. Perin respinge un buon tiro di Mpoku, su servizio di Gobbi, che, poi sfiora il raddoppio con una bella girata. Al ventesimo, ennesima”perla” dell’arbitro Fabbri che non vede un vistoso tocco di mano, di un difensore, su traversone di Nicola Rigoni per Pellissier. Subito dopo Maran richiama prima lo stesso Rigoni poi Birsa, che si era visto respingere miracolosamente da Perin un tiro dal limite, per i lungodegenti Hetemay e Meggiorini accolti con grandi applausi. A dieci minuti dal termine, il pericoloso colpo di testa dell’ex Luca Rigoni, su traversone di Ansaldi, è ben contenuto da Bizzarri. Esce il match winner Castro per Frey. Sul finire della gara è ammonito Gobbi che, diffidato, salterà Napoli e poi, in pieno recupero contropiede quattro contro uno ma, prima Pellissier, poi Mpoku, s’incartano e il risultato non cambia. Dopo oltre due mesi il Chievo torna al successo, fra le mura amiche, e, a undici giornate dalla fine del campionato, si posiziona a trentaquattro punti in posizione di estrema tranquillità.