Buon pareggio del Chievo al Bentegodi con la Lazio. Maran apporta due variazioni, alla formazione che era uscita sconfitta da Firenze, con Gamberini, in difesa per Cesar, e con Pellissier, in avanti per Inglese. Gli oltre trenta gradi condizionano il gioco nel primo tempo che si sviluppa a ritmi blandi e senza particolari squilli se si esclude, al quarto d’ora, un imperioso stacco di testa di _Cacciatore, su punizione di Birsa, deviato plasticamente da Marchetti. La ripresa vede subito il Chievo in avanti e, al sesto, c’è il vantaggio. Grande percussione sulla sinistra di Gobbi il cui traversone è deviato in angolo. Dalla bandierina il solito Birsa mette un perfetto pallone sulla testa di Gamberini la cui girata colpisce prima il palo e poi finisce in rete. Inzaghi richiama uno sbiadito Kishna per Keita e raggiunge subito il pareggio. C’è un fallo sulla tre quarti di Hetemay, che è ammonito, batte Biglia, Sorrentino non esce la difesa pasticcia e Keita rimette verso il secondo palo, dove De Vraij da pochi passi spinge la palla nel sacco. Il vantaggio è durato solo due minuti. Sono sempre le palle inattive che creano le occasioni. Per ben due volte le punizioni di Birsa mettono in condizione prima Cacciatore e poi Castro per tornare il vantaggio. In primo caso il pallone sorvola la traversa nel secondo miracolo di Marchetti. Dopo il secondo time out (per il caldo) Maran richiama prima Pellissier per Inglese quindi un ottimo Birsa per il debutto dell’ex napoletano De Guzman. Dopo alcune azioni pericolose dei laziali, Maran toglie Gamberini per Cesar. Proprio De Guzman si dimostra abile, come Birsa, nel calciare le punizioni e, in pieno recupero Cacciatore, ancora dimenticato dai difensori, schiaccia e il pallone s’impenna ed esce di poco. Un punto con una squadra tosta è un buon risultato, anche se, per la mole del gioco, nel secondo tempo, il Chievo forse meritava di più. Continua la serie positiva casalinga dei clivensi che non perdono al Bentegodi dalla sconfitta con la Juve di gennaio. Prima dell’inizio Marco Pacione e Nicolas Frey hanno consegnato una maglia autografata al papà e alla sorella di Manuel Marini, il ventunenne tifoso clivense, scomparso il 24 Agosto a causa del terremoto di Arquata del Tronto.