Con uno straordinario poker il Chievo annienta, al Bentegodi, la Lazio. Maran conferma la formazione del secondo tempo che aveva sbancato Empoli. La partenza è dei laziali che, nei primi dieci minuti, ha diverse occasioni per segnare ma, gli attaccanti azzurri non inquadrano mai la porta. Poi si sveglia il Chievo e, al dodicesimo, passa in vantaggio. Perfetto passaggio di Birsa per Meggiorini che converge da destra verso il centro e, grazie anche a una deviazione, batte il portiere. Il vantaggio galvanizza i clivensi e spegne i laziali che, dopo aver rischiato di subire altre marcature, soccombono, alla mezzora, con una rete altamente spettacolare. Angolo di Birsa respinge la difesa, Gobbi traversa verso il secondo palo dove, con una magia, Meggiorini di tacco rimette verso il centro dove Paloschi di testa insacca. La Lazio non aspetta che l’intervallo ma non ha fatto i conti con gli scatenati uomini di Maran che, a un minuto dal quarantacinquesimo, conquistano una punizione, dal vertice destro dell’area, per fallo su Meggiorini. La trasformazione è affidata al piede fatato di Birsa che mette la palla esattamente all’incrocio. Pioli cambia due giocatori, alla ripresa del gioco, ma è sempre il Chievo che fa la partita. Dopo alcuni errori, abbastanza clamorosi di Paloschi, prima servito da Birsa, solo davanti al portiere, mette alto, poi, di testa su traversone di Meggiorini, sfiora il palo, quindi, dopo una galoppata da metà campo, si fa rimontare quindi su angolo di Birsa insacca ma la rete è annullata per un fuorigioco che non c’è. Anche Bizzarri partecipa alla festa compiendo un miracolo su colpo di testa dell’ex Parolo. Poco prima del venticinquesimo, Birsa recupera palla e scatta in contropiede per servire poi lo smarcato Paloschi che di piatto batte imparabilmente Berisha. Maran richiama prima Rigoni per Cacciatore quindi, i due autentici mattatori della gara, Birsa e Meggiorini che escono, con standing ovation, per Pepe e Mpoku. Con questa vittoria il Chievo, vista la sosta per la nazionale, s’insedia, per due settimane in testa alla classifica e, potrà, fra quindici giorni, andare a Torino per incontrare una Juve a zero punti. Dopo otto sconfitte e quattro pareggi, i clivensi tornano al successo con la Lazio dopo tredici anni.