Non riesce al Chievo superare, nonostante un buon secondo tempo, il Napoli al Bentegodi. Maran riconferma la formazione che, la scorsa domenica, aveva espugnato il Mapei Stadio con l’unica eccezione di Gamberini per Dainelli, al centro della difesa. Il Napoli, che deve smaltire la delusione della Champions, parte subito forte costringendo i ciliensi sulla difensiva. Poco prima della mezzora, però, è il Chievo ad avere l’occasione di passare in vantaggio. Borsa recupera un errato passaggio di Insigne e lancia Inglese che, appena dentro l’area, cerca il diagonale verso il secondo palo, il tiro preciso ma non forte, è salvato, in due tempi, da Reina. Sul ribaltamento di fronte, Insigne si fa perdonare segnando un gran goal con un tiro a giro che rende vano il tuffo di Sorrentino. Passano pochi minuti e i partenopei raddoppiano. Lancio in profondità per Allan, cattiva comunicazione fra Sorrentino e Gamberini e palla che schizza verso il centro area dove Hamsik, tutto solo, l’appoggia in rete. Il Chievo, che è bloccato al limite della propria area, fatica terribilmente a uscire anche perché non sorretto dalla solita regia di Radovanovic. Proprio il giocatore serbo è lasciato negli spogliatoi, nella ripresa, in favore di Meggiorini. I clivensi si presentano con un altro spirito e, in pochi minuti, hanno l’opportunità di accorciare le distanze ma i tiri, a ripetizione, di Castro e Inglese s’infrangono sui difensori. Buona l’opportunità per Inglese, lanciato da Meggiorini, ma il portiere, in uscita, lo anticipa. Poco dopo il decimo Zielinski, con un tiro, da venticinque metri e deviazione determinante di Spolli, porta a tre il bottino napoletano. Maran cambia ancora e richiama prima Castro per De Guzman e poi Inglese per Gakpé. Il Napoli, sotto la spinta clivense, arretra e, poco dopo il venticinquesimo, subisce la rete. Lancio per Meggiorini che, una volta in area, scarica una bordata che batte imparabilmente Reina. Intorno alla mezzora, l’assalto della squadra della diga diventa arrembante con tiri a ripetizione di Gobbi, Birsa, De Guzaman e Castro che i difensori, in modo miracoloso e rocambolesco, riescono, in qualche modo, a salvare. A dieci minuti dalla fine grande tiro al volo di Gakpé che colpisce l’esterno della rete e fa gridare al goal. In pieno recupero grande opportunità per Gobbi ma il suo tiro a colpo sicuro esce a fil di palo. Gara emozionante e ricca di episodi che ha visto due tempi completamente diversi, il primo di supremazia napoletana e il secondo di dominio clivense che, purtroppo, ha denotato i soliti difetti nelle conclusioni: un solo goal, su oltre dieci occasioni, dall’altra parte, tre reti su quattro o cinque opportunità. Comunque è un Chievo vivo che si appresta a ricevere, domenica prossima, il Pescara rigenerato dalla cura Zeman.