Importantissimo successo del Chievo che batte, al Bentegodi, il Palermo degli ex Iachini, Sorrentino e Rigoni. Maran conferma la formazione che aveva espugnato Marassi con l’unica eccezione del ritorno di Izco per lo squalificato Hetemay. Partenza lanciata dei clivensi che, nei primi dieci minuti, hanno ripetute occasioni per portarsi in vantaggio ma, l’atavica difficoltà a segnare, vanifica il grande lavoro del centrocampo. Subito dopo, nella prima azione rosanero, il Palermo va vicino al goal ma uno straordinario intervento di Bizzarri ferma Dybala. Si gioca ad alti ritmi fino al ventesimo poi le squadre rallentano e il gioco ne risente. Il goal del Chievo arriva improvvisamente al trentacinquesimo. Lungo rilancio del portiere, tacco volante di Meggiorini che mette in profondità per Paloschi che brucia, in velocita, i due centrali e fulmina Sorrentino. Il tempo si chiude con i ragazzi di Maran che controllano senza particolari problemi la gara. La ripresa vede subito il Chievo conquistare, di seguito, un paio angoli e, sul primo tiro di Birsa, il colpo di testa di Zukanovic esalta i riflessi di Sorrentino che salva una sicura rete. Al decimo, Birsa subisce un brutto fallo ed è costretto ad uscire sostituito da Botta. Poco dopo il quarto d’ora, un nuovo lungo rilancio di Bizzarri è spizzato di testa da Meggiorini per Paloschi che è fermato da un ingenuo ma plateale, fallo di mano di Andelkovic. Giacomelli senza esitazione ammonisce il difensore sloveno e decreta il rigore, il primo per il Chievo in questo campionato. Va sul dischetto Paloschi ma il suo tiro va direttamente in curva. Alla mezzora esce, fra gli applausi, un superbo Meggiorini per Pellissier e, subito dopo, Paloschi, forse ancora frastornato dal mancato, sbaglia a non più di due metri appoggiando al portiere. Maran preferisce coprirsi, lo richiama, e getta nella mischia Biraghi. Il Palermo attacca a tutto organico e, a dieci dalla fine, colpisce una clamorosa traversa su girata di Vazquez da angolo di Dybala. I clivensi si difendono e ripartono in pericolosi contropiedi, al quarantesimo, Botta subisce ripetute trattenute da parte di Andelkovic che si guadagna il secondo giallo e la doccia anticipata. Gli ultimi minuti scorrono lenti ma il Chievo non corre altri pericoli e può festeggiare i trentadue punti, i trecentottanta tre minuti d’imbattibilità della propria difesa e, adesso, la sosta per ricaricare le batterie.