S’interrompe, dopo tre vittorie consecutive, quattro con la coppa, il cammino di Eugenio Corini che esce sconfitto, al Bentegodi, dalla Sampdoria di Sinisa Mihajlovic. Squadra che vince non si cambia, il motto del mister del Chievo, che ripresenta la medesima formazione degli ultimi successi. La partenza è del Chievo che, dopo pochi minuti, sfiora il vantaggio con Théréau che, lanciato da Sestu, cerca di saltare il portiere doriano bravo a toccargli la palla in corner. La svolta al quarto d’ora. Lungo lancio per Gabbiadini, appena ammonito con Frey per reciproche scorrettezze, il fratello della bomber del Verona femminile, evita Puggioni in uscita, ma Cesar mette in angolo. Sul corner, Eder, certamente non un gigante, prende il tempo ai lungagnoni clivensi e mette nell’angolino. Da questo momento il Chievo attacca e la Doria riparte in contropiede. Clamoroso errore di Théréau al trentacinquesimo quando, su traversone di Estigarribia, si trova solissimo a centro area ma, appoggia, di testa, morbidamente fra le braccia di Da Costa. Su finire del tempo ammonizione di De Silvestri per fallo su Sestu, e dopo due minuti, lo stesso terzino stende Rigoni per Rizzoli solo ammonizione verbale ma ci stava il secondo giallo. Nella ripresa Corini butta nella mischia prima Lazarevic per un opaco Estigarribia, quindi Pellissier per Radovanovic e infine Paloschi per Sardo. Nonostante il grande lavoro, di pressione e il cuore dei clivensi, il risultato non cambia nonostante una girata di Paloschi, appena entrato, faccia la barba al palo. Si ferma a quindici punti la classifica del Chievo che, grazie anche alle sconfitte delle dirette concorrenti, mantiene due punti di vantaggio sulla terzultima.