Il ChievoVerona torna a muovere la classifica e strappa un pareggio all’Adriatico con il Pescara. Marcolini, per l’ultima partita dell’anno e del girone d’andata, conferma Nardi, in porta, e Dickmann e Vaisanen, in difesa, ai quali si aggiungono i rientranti Cesar, fuori da inizio dicembre, e Frey (foto) , che ritorna in campo dopo la gara di Cosenza di fine ottobre. A centrocampo confermati Segre, Di Noia e Garritano
mentre Pucciarelli, che sostituisce lo squalificato Meggiorini, opera con Vignato, alle spalle di Djordjevic. Al primo minuto subito giallo per Masciangelo per un brutto fallo su Segre. Passano cinque minuti e anche Di Noia è ammonito. Subito dopo Vignato, dopo una bella percussione personale, tira a fil di palo. Al quindicesimo Scognamiglio, che non era risalito dopo un corner, beneficia di una svirgolata di Vaisanen, tradito dal vento, ma calcia alto da buona posizione. Al venticinquesimo, azione sulla destra avviata da Dickmann per Segre che mette in mezzo, allontana il portiere, arriva Garritano ma il suo tiro è ribattuto recupera Pucciarelli che gira fuori bersaglio. Alla mezzora clamorosa occasione per il Pescara. Machin, favorito da un rimpallo nel cerchio di centrocampo, s’invola tutto e, sull’uscita disperata di Nardi, cerca il colpo sotto ma la palla sorvola la traversa. Poco dopo ancora Segre da destra. Il suo cross è deviato in angolo. Sulla battuta colpo di testa di Vaisanen e miracolosa deviazione di Fiorillo. Tutto inutile perché l’arbitro aveva fischiato fallo in attacco. Al quarantesimo un tiro di Djordjevic è parato facilmente dal portiere mentre due minuti dopo Busellato salta Nardi in uscita ma salva sulla linea Frey. La ripresa vede in campo i medesimi protagonisti del primo tempo. Episodio dubbio al decimo. Vignato, da sinistra, entra in area ed è messo giù, l’arbitro, piuttosto vicino, lascia proseguire ma, le riprese televisive, documentano che era rigore. Al quarto d’ora esce Pucciarelli per Giaccherini. Subito dopo Cesar è ammonito. Al ventesimo improvviso e pericoloso tiro di Segre e pronta la respinta di Fiorillo. Al venticinquesimo Di Noia accusa problemi ai flessori ed è costretto a uscire sostituito da Esposito. Un minuto dopo la più bella e pericolosa iniziativa clivense. Avvia l’azione Vignato che appoggia a Giaccherini che, di prima intenzione, verticalizza per Djordjevic che solo, dal disco del rigore, si fa murare dal portiere. Le due squadre non sembrano intenzione a rischiare e il gioco staziona prevalentemente a centrocampo, interrotto solo dai cambi e dai frequenti falli. Al quarantesimo Marcolini richiama un opaco Djordjevic per Rodriguez. Nei quattro minuti di recupero ci sono l’ammonizione di Vaisanen e una pericolosa punizione per gli abruzzesi che sorvola di pochissimo la traversa. Il girone d’andata si chiude con ventisei punti e con il ChievoVerona, momentaneamente, fuori dalla zona playoff dopo che, per quasi tutto il campionato, i ragazzi di Marcolini erano rimasti nelle posizioni di vertice. Dopo undici giornate, i clivensi avevano diciotto punti (4 vittorie, 6 pareggi e 1 sconfitta al debutto a Perugia). Dalla dodicesima, sconfitta Frosinone, le cose sono cambiate: 4 sconfitte (di cui 2 in casa Juve Stabia e Benevento), 2 pareggi e 2 soli successi (Entella e Cremonese). Adesso la sosta potrà permettere a Marcolini di recuperare molti degli infortunati e, con l’apertura del mercato, a Pellissier di sanare i punti deboli della formazione che, molto probabilmente, perderà il baby campione Vignato.