Il ChievoVerona fa suo il derby d’andata, al termine di una bella e avvincente partita. Maran conferma la squadra che aveva pareggiato con il Sassuolo con unica eccezione il rientro di Hetemay per Rigoni, mentre Pecchia recupera, dalla squalifica, Zucolini per Fossati e lancia, dal primo minuto, Verde, per Valoti. La partenza è dell’Hellas che, dopo aver conquistato un angolo, al sesto, passa in vantaggio. Romulo lancia Cerci che appoggia a Caceres sul cui cross Pazzini, è anticipato da Sorrentino, la palla arriva Verde che, a porta vuota, segna il suo primo goal nella massima serie. Il Chievo comincia a spingere e dopo una telefonata di Pucciarelli a Sorrentino pareggia. Ingenua e inutile trattenuta di Zuculini, sulla linea dell’out, a Birsa. L’argentino è ammonito mentre lo sloveno pennella, come solo lui sa fare, un perfetto pallone, a centro area, per Inglese che di testa insacca. Dopo una rapida consultazione con il Var, che certifica che non ci sono né fuorigioco né fallo, l’arbitro convalida la rete. Passano pochi minuti, e ancora Zuculini entra duro su Hetemay in area e Abisso decreta il penalty che Inglese trasforma nonostante Nicolas avesse intuito la direzione. Poco dopo la mezzora Cerci tira dal limite e Gamberini, sembra toccare con la mano, proteste scaligere ma il gioco prosegue. Al quarantesimo pennellato cross di Fares per Cerci che, pur solo, non inquadra la porta. La svolta un minuto dopo Zuculini entra come una ruspa su Birsa colpendo netto il pallone ma travolgendo lo sloveno. Abisso gli mostra il secondo giallo e lo manda anzitempo sotto la doccia. Nella ripresa Pecchia corre ai ripari e manda in campo Buchel per Cerci. Il derby è nervoso e Bessa ed Hetemay finiscono sul taccuino dell’arbitro. Poco prima del decimo Romulo, con una buona galoppata, si conquista un angolo. Il suo tiro, colpito da Caceres è deviato con un braccio da Gamberini. Dopo la consultazione, anche visiva del Var, l’arbitro decreta il rigore che Pazzini trasforma, nello stesso angolo di Inglese. Al quarto d’ora Maran richiama un impalpabile Pucciarelli per Pellissier. C’è un tiro forte ma centrale di Bessa che non crea problemi a Sorrentino e Pecchia sostituisce Pazzini con Kean. Passano pochi minuti e Verde perde una sanguinosa palla, sulla tre quarti, con Castro, che s’invola, serve Cacciatore il cui traversone è messo in rete dal solissimo Pellissier. Il Verona richiama Verde per il coreano Lee mentre Maran concede la standing ovation a Inglese per Stepinski che, dopo cinque minuti, su traversone di Hetemay, insacca ma l’arbitro annulla per la sua posizione irregolare. Non succede più nulla e il ChievoVerona può issarsi a quindici punti aspettando, in assoluta tranquillità, mercoledì sera, il Milan chiamato, nel match con il Genoa, a rimanere attaccato ai “mussi”. L’Hellas perde, ma non demerita, una gara fortemente condizionata dalle follie di Bruno Zuculini che ha messo troppa, della sua foga da pampa argentina, nella partita lasciando per un intero tempo la squadra in inferiorità numerica. Con questo successo il ChievoVerona si porta in vantaggio nei derby di serie A con quattro vittorie, tre sconfitte e due pareggi. Pazzini, al 110 goal in A, con sei reti al Chievo si dimostra la bestia nera dei clivensi. Pellissier, match winner, si porta a quota 108, seguendo proprio il Pazzo e Quagliarella, nei calciatori più prolifici attualmente in attività. Ha vinto la squadra più esperta, sei ultra trentenni di cui tre trentottenni, contro la formazione che annoverava un duemila, un novantotto e due novantasei.