Terza vittoria consecutiva del Chievo che espugna, con pieno merito, l’U-Power Stadium, il vecchio e storico Brianteo, di Monza. Aglietti, per la terza gara in una settimana, conferma per otto undicesimi la formazione che aveva battuto, seppur di misura, il Brescia. In difesa ricostruita la coppia storica Leverbe Rigione che è preferito al franco argentino Gigliotti. A centrocampo Canotto sostituisce Ciciretti mentre, ritorna, dalla squalifica, Obi che prende il posto di Viviani. Le squadre si fronteggiano, con una certa maggior pericolosità dei brianzoli, anche se i Chievo conquista una serie di calci d’angolo. Al ventiduesimo, purtroppo, dopo uno scontro violento con un avversario, Rigione è costretto ad uscire al suo posto entra Gigliotti. Per il difensore si teme la frattura del setto nasale. Dopo un forte tiro di Barillà uscito di poco, il primo di una serie di episodi che hanno caratterizzato la gara. Mota va via a Leverbe che lo pressa, sul limite dell’area, il portoghese cade e per l’arbitro Abisso è rigore. Le riprese televisive dimostrano che il giocatore di casa si è auto sgambettato cadendo, poi, in area. Calcia il rigore Boateng che batte Semper. Alla mezzora anche la squadra di casa è costretta ad un cambio, per infortunio, esce Finotto per Machín. Subito dopo Mota si libera sia di Leverbe che di Mogos ma Semper respinge alla grandissima. Un minuto dopo Barillà è ammonito. Prima del quarantesimo c’è un tiro di Obi, dalla distanza, che finisce alto e uno di Garritano che, in area, colpisce il braccio, non proprio attaccato al corpo, di un difensore. Per Abisso, piuttosto vicino, tutto ok. Al quarantesimo un altro episodio che condizionerà la gara. Barillà entra in modo scomposto e pericoloso su Canotto e Abisso prima gli mostra il secondo giallo quindi il rosso. La superiorità numerica scatena i clivensi che si riversano nell’area avversaria e, proprio al quarantacinquesimo, colpiscono una clamorosa traversa con il perentorio colpo di testa di Mogos su azione d’angolo. Poi, al secondo dei cinque di recupero, un fendente di Palmiero, dal limite, esce di pochissimo. Si ritorna in campo e Brocchi lascia negli spogliatoi Boateng per Armellino mentre il Chievo è confermato. Le paure, della fine del tempo, sembrano aver scosso i brianzoli che partono a tutta velocità e Mota, sempre lui, sfugge a Leverbe ma ancora una volta Semper gli nega la soddisfazione del goal. Vecchia regola del calcio: goal sbagliato e goal subito. Infatti, sul primo angolo della ripresa, Canotto appoggia a Fabbro sul cui traversone violento, dalla linea di fondo, c’è il colpo di tacco di Obi che smarca Djordjevic che, a un metro dalla porta, insacca. Proteste del Monza per la posizione del capitano ma le riprese dimostrano che Donati, che era andato su Fabbro, lo tiene in gioco. Aglietti ci crede e spinge i suoi che insistono. Al cinquantesimo grande azione di Fabbro per Canotto sul cui traversone la difesa si salva alla disperata. Subito dopo Fabbro ha l’opportunità di segnare ma il tiro esce di pochissimo. Al cinquantaduesimo il Monza passa con Mota ma la bandierina del collaboratore dell’arbitro si alza per segnalare la posizione di fuorigioco di Donati che aveva effettuato l’assist per il portoghese. Al sessantatreesimo il Chievo va in vantaggio. Bravo è Djodjervic a recuperare palla, sulla tre quarti, quindi a metterla in profondità per Garritano che, stranamente per lui, non ha la freddezza necessaria e centra in pieno il portiere in uscita il pallone arriva fra i piedi di Djordjevic che, di sinistro, insacca. Passano cinque minuti e Aglietti richiama Canotto e Fabbro per Ciciretti e De Luca. Al settantesimo clamoroso palo di Ciciretti. Djordjevic appoggia all’ex Benevento che, entrato in area, con uno spettacolare doppio passo, si beve due avversari quindi calcia colpendo in pieno il palo. A dieci dalla fine escono il match winner Djordjevic per Viviani e Obi per Zuelli. Passano due minuti e l’ex Brescia entra in scivolata a centro campo e l’arbitro, senza esitazione, gli mostra il rosso diretto. Vane le proteste clivensi. Ristabilita la parità numerica il Monza si riversa in avanti ma Semper fa buona guardia e la stessa cosa fanno gli altri difensori con una nota di merito per Gigliotti che, a tre minuti dal novantesimo, s’immola, senza fallo, su un tiro a botta sicura di Fossati. Il recupero passa e Aglietti e i suoi ragazzi possono festeggiare il terzo successo consecutivo e i dieci punti che proiettano la squadra nei piani nobili della classifica in attesa, il prossimo sabato al Bentegodi, della visita del Cosenza.