Con un goal per tempo, la Juve riesce a battere un Hellas presentatosi incerottato a Torino. Tudor, che sapeva di dover fare a meno dello squalificato Simeone, si è visto, nel corso della settimana, privato di due pedine di straordinaria importanza per la sua squadra: Faraoni e Caprari che si sono aggiunti agli assenti storici Dawidowicz e Frabotta, quindi davanti a Montipò, giocano Ceccherini, Gunter e Casale. Sulle fasce Depaoli e Lazovic (foto) mentre, al centro, operano Veloso e Ilic con Barak e Taméze alle spalle di Lasagna. Partono bene i gialloblù che tengono i padroni di casa nella loro metà campo per oltre cinque minuti poi, improvvisamente, si svegliano i bianconeri. Dybala, elude la marcatura di Casale, e, con un lancio perfetto, mette in movimento Vlahovic, lasciato troppo solo da Gunter, e l’ex fiorentino impegna Montipò ad una spettacolare deviazione. Poco dopo il decimo, da una punizione di Lazovic, la palla arriva Taméze il cui tiro finisce a lato. Purtroppo, subito dopo, la Juve passa. Rilancio della difesa intervento a vuoto di Casale che libera Dybala. La Joya mette in profondità per Vlahovic che batte Montipò la cui incertezza, nell’uscire, è determinante. Prima rete del neo acquisto di casa Agnelli. Al quarto d’ora c’è l’ammonizione di Depaoli. Alla mezzora, da azione d’angolo, la smanacciata di Szczesny allontana la minaccia. Poco prima della fine del tempo, Lazovic serve Lasagna il cui tiro non inquadra la porta. Si va al riposo con i padroni di casa in vantaggio nonostante una maggior pressione e possesso palla degli scaligeri che, comunque, non si sono mai resi pericolosi in fase conclusiva. Al ritorno in campo Bessa sostituisce un troppo compassato Veloso. Ilic passa in regia e arretra, a centrocampo, Taméze con Bessa cha affianca Barak. Pronti via e Bessa mette in profondità per Lasagna che conquista un angolo. Poco dopo, sull’ennesima incursione di Lazovic il portiere allontana il pericoloso traversone. Al decimo, Traméze inizia una bella azione per poi andare alla conclusione ma non inquadra al porta. Al quarto d’ora anche Morata finisce sul taccuino dell’arbitro ma, subito dopo, lo spagnolo, si riscatta dando l’avvio ad un micidiale contropiede che si conclude con il perfetto assist a Zakaria, l’ultimo arrivato in casa Juve, e lo svizzero fulmina Montipò. Il portiere nei minuti successivi con degli ottimi riflessi nega la terza rete prima a Dybala poi a Morata. Alla mezzora, Tudor cerca forze fresche, fuori Barak per Kalinic e il debuttante greco Retsos per Ceccherini. All’ottantesimo Lazovic impegna il portiere in una difficile respinta, sulla palla arriva Lasagna che mette fuori. Poco dopo, fuori Casale per Sutalo e Ilic per Praszelik, ultimo arrivato in casa Hellas. Proprio il polacco, a cinque dal novantesimo, cerca la conclusione ma il suo tiro è deviato in angolo. Subito dopo, tenta la conclusione ancora Lazovic, diventato capitano con l’uscita di Veloso, ma la palla esce di poco. Nei quattro di recupero non succede più niente e l’Hellas esce, seppur sconfitto, con molta dignità dall’Allianz Stadium. Il successo juventino arriva dopo quattro partite positive degli scaligeri negli scontri diretti. Domenica si torna al Bentegodi contro l’ostica Udinese che oggi ha superato, nel finale di gara, il Torino di Juric e Tudor, che riavrà Simeone, spera di poter recuperare i suoi gioielli Faraoni e Caprari.