Silvestri 8–Alla Scala del calcio dimostra di essere uno dei migliori portieri del campionato. Para tutto quello che può e anche oltre. È battuto dalla maledetta deviazione di un compagno e dallo strapotere fisico di Ibra. Lovato 5,5- Spostato a destra soffre terribilmente l’agilità e la velocità di Leao. Abbastanza confuso commette il fallo da rigore su Kessie. Magnani 7- Schierato dal primo minuto a guardia di Ibra, per 70 minuti, lo contiene con autorevolezza. É costretto ad uscire per un problema fisico. (Çetin 5,5- Recuperato all’ultimo momento soffre lo strapotere dello svedese che lo sovrasta sia quando colpisce la traversa sia in occasione del pareggio.) Ceccherini 6,5 – Gioca una buona partita sul centro sinistra. Suo l’imperioso colpo di testa che centra la traversa da cui nasce il goal di Barák. Ammonito nel primo tempo gioca con estrema tranquillità e non commette errori. Lazovic 5,5- Purtroppo a destra non è lo stesso devastante giocatore dello scorso anno quando operava a sinistra. Parte bene poi è costretto a ripiegare e non si dimostra altrettanto determinante. Dawidowicz 6,5- Lanciato a sorpresa dal primo minuto in una zona del campo che non è la sua abituale. Per un’ora scherma molto bene la difesa bloccando molte iniziative rossonere. Esce per un problemino muscolare. (Taméze 5,5- Lo stakanovista di Juric recupera la sua posizione per una trentina di minuti. Poco appariscente denota poca fisicità). Ilić 6- Ruolo ingrato il suo, bene quando ha un po’ di spazio per costruire, soffre quando deve difendere non avendo una grande prestanza fisica. (Udogie 6,5- Juric lo fa debuttare a S. Siro a diciassette anni e lui lo ripaga, pur non nel suo ruolo preferito, con una signora prestazione.) Dimarco 6,5- Mezzo punto in meno per l’errore che poteva chiudere la gara. Trampolino, molte volte, per Zaccagni. A inizio ripresa messo davanti al portiere sparacchia, di destro, fuori misura. Barák 7- Segna la sua terza rete in pochi giorni rinverdendo il detto che lo vuole “marcatore d’autunno”. Lotta e contrasta Kessie per tutta la gara. Zaccagni 8,5- Le strane regole della Lega gli negano la gioia della rete ma la sua prova è straordinaria. A fine partita arriva anche la notizia della convocazione in Nazionale, giustissimo premio per il ragazzo di Bellaria che ha illuminato S. Siro. Kalinic 5,5- Non una grande serata per l’ex di turno. Impegna subito Donnarumma con una bella deviazione su assist di Zaccagni, poi è sovrastato dai difensori rossoneri, a sua difesa pochi e brutti i palloni che gli arrivano. (Colley 5,5- Buttato in campo per mettere in difficoltà, con la sua velocità, la sbilanciata difesa rossonera riesce in un solo affondo ma poi alla fine è fermato e sparisce dalla scena.)