Al termine di una gara per cuori forti, Diego Coppola (foto), il ventunenne veronese di Bussolengo, con una potente incornata, trafigge l’Udinese e porta in una posizione di maggior tranquillità l’Hellas.
Dopo il minuto di raccoglimento, per ricordare il ventiseienne Mattia Giani, fratello di Elia, giocatore del Legnago, scomparso la scorsa settimana, su un campo della Toscana, il mediocre arbitro Guida ha dato il via al derby del triveneto che aveva una straordinaria importanza per entrambe le squadre appaiate a 28 punti con l’Empoli che, nel pomeriggio, aveva sgambettato il Napoli e si era allontanato dai bassifondi della classifica. Baroni che, nonostante le convocazioni, non poteva disporre di Duda e Suslov mentre Dawidowicz non era nemmeno in panchina, schierava davanti a Montipò, Centonze, Magnani, Coppola e Cabal, a centrocampo Dani Silva e il rientrante, dalla squalifica, Serdar mentre, alle spalle di Noslin, metteva Mitrovic, Folorunsho e Lazovic. Pronti via e Marco Guida, arbitro di Torre Annunziata, sale subito in cattedra, fischiando qualsiasi contatto e, soprattutto, nel primo quarto d’ora, ammonendo due giocatori gialloblù Serdar e Cabal e l’Udinese Wallace. Poco dopo il ventesimo, su azione d’angolo, il colpo di testa di Cabal finisce altro mentre, cinque minuti dopo, c’è un miracolo di Montipò a deviare un tocco ravvicinato di Lucca. Alla mezzora, anche Samardzic è ammonito mentre, poco dopo, una punizione di Serdar, dai trenta metri, esce a fil di palo. Poco dopo il quarantesimo, Lazovic, spostato a destra, arriva sul fondo ma il suo traversone è allontanato dalla difesa in angolo. Sull’angolo battuto dallo stesso Darko lo stacco di testa di Noslin colpisce il palo. Si va al riposo senza nessun minuto di recupero. Al rientro stesse formazioni del primo tempo ma, i gialloblù sembrano più grintosi e determinati. Al secondo minuto, Lazovic mette in mezzo una palla sulla quale sta per avventarsi Magnani ma, Perez, miracolosamente, allontana. Dopo una mischia, in area friulana, conclusa da Serdar con la difesa che libera, sono i friulani a farsi pericolosi. Al quinto, Samardzic apre, di tacco, per Lucca che arriva in corsa e, da ottima posizione, calcia alle stelle. Passano due minuti, e Bijol, schiaccia di testa, sull’angolo battuto da Samardzic con la palla che esce di un soffio. Passano dieci minuti, e Pereyra entra in area, scarta Montipò e deposita in rete ma era in netto fuorigioco. Al quarto d’ora, escono Mitrovic e Dani Silva per Swiderski e Bonazzoli. Baroni fa intendere che vuole vincere la partita mettendo altri due attaccanti. A metà tempo, è Cabal, spostato in avanti, che sbaglia clamorosamente il tiro. Alla mezzora, Serdar tira dalla distanza ma il portiere para. Poco dopo, escono Lazovic e Ehizibue per Vinagre e Ferreira mentre, poco prima del quarantesimo, Duda e Suslov prendono il posto di Serdar e Cabal. A due minuti dal novantesimo, Duda pennella un angolo sulla testa di Folorunsho che colpisce una clamorosa traversa. Vengono indicati 3 minuti di recupero ma, Cioffi richiama Lucca per Success quindi i tre minuti, partono, dopo il cambio. E proprio allo scoccare del 90° più tre, Duda batte il 10° angolo, a centro area, c’è Coppola che con una perfetta elevazione colpisce il pallone violentemente che termina la sua corsa alle spalle del portiere friulano, per la gioia incontenibile dei tifosi e dei compagni. Dopo un minuto, arriva il triplice fischio che manda tutti sotto la doccia con i gialloblù che salgono a 31 punti raggiungendo l’Empoli e lasciandosi alle spalle quattro squadre. La prossima giornata pericolosa trasferta all’Olimpico contro la Lazio rigenerata dalla cura dell’ex indimenticabile Tudor.