Al giorno d’oggi, in un mondo in cui la tecnologia ha preso il sopravvento su tantissime altre attività, trovare una persona che sceglie di leggere un libro piuttosto che guardare un film sembra quasi complicato. Non deve stupire, però, dal momento che è solamente il segnale di quanto e come i tempi stiano cambiando.
Anche in un ambito come quello cinematografico, in realtà, il mondo dei libri è sempre ben presente. Anzi, il legame che c’è tra questi due ambiti è più forte e stretto che mai. Proviamo solo a pensare a un personaggio conosciuto in tutto il mondo, ovvero James Bond. Come messo in evidenza nella classifica dei maggiori film di successo del blog del casinò online di Betway, quest’ultimo è nato dal genio dello scrittore Ian Fleming, certamente in precedenza rispetto all’andamento autonomo dei sequel cinematografici.
Adattamenti cinematografici: il segreto di un grande successo
In tanti si potrebbero chiedere come mai gli adattamenti cinematografici sono stati in grado, spesso e volentieri, di ottenere un successo un po’ in tutto il mondo? I vantaggi, in realtà, sono per entrambi i mondi. Da una parte, infatti, gli sceneggiatori possono vantare una bella libertà nel prendere come riferimento ai libri e sviluppare la storia da proporre sul grande schermo. D’altro canto, però, per gli scrittori si tratta del trampolino di lancio per far diventare l’opera praticamente immortale.
Non deve affatto stupire come siano proprio le serie di romanzi e libri che hanno fatto registrare grandi numeri in termini di vendite, quelle che poi hanno ottenuto lo stesso grande successo anche sul grande schermo.
Basti pensare ad esempio come “Alice nel paese delle meraviglie”, piuttosto che “Lo Hobbit”, ma ovviamente anche “Il Signore degli Anelli”. Si tratta di romanzi che hanno avuto davvero tanto successo in tutto il mondo ben prima di diventare dei film e delle saghe cinematografiche. L’equazione è anche piuttosto semplice da intuire, dal momento che il numero dei libri che sono stati pubblicati non fa altro che aumentare la popolarità di un franchising. In questo modo, infatti, cresce l’interesse del pubblico ed è chiaro che mediaticamente si tratta di un bel vantaggio ogniqualvolta si verifica una nuova distribuzione.
Facciamo un esempio pratico per chiarire al meglio questo concetto. Il riferimento è a “Harry Potter e i doni della morte – Parte 2”. Ebbene, quante probabilità c’erano che il film fosse una delusione totale? Praticamente pari a zero, a maggior ragione dopo che sette romanzi e sette adattamenti cinematografici avevano raccolto un entusiasmo incredibili dei fan a livello mondiale.
Chi guida la classifica degli adattamenti cinematografici
Spostiamo l’attenzione non tanto sulle vendite, e quindi sui numeri che sono stati fatti registrare al botteghino, quanto piuttosto sull’apprezzamento da parte del pubblico. La graduatoria è quella stilata da parte di IMDB, che ha voluto indicare i dieci film più popolari, di cui ben sette corrispondono a produzioni indipendenti.
Al primo posto di questa particolare classifica troviamo “Le ali della libertà”, con un punteggio pari a 9.3, mentre “Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re” si ferma a 8.9. Sul gradino più basso del podio, invece, non troviamo un solo film, ma ben due pellicole: si tratta di “Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’anello” e di “Forrest Gump”, entrambi con un punteggio pari a 8.8.
La top 10 scorre con “Il Signore degli anelli – Le due torri” al quarto posto con un punteggio di 8.7, seguito da “Il miglio verde” a quota 8.6. Poco più staccati troviamo “Arancia Meccanica” a 8.3, “Shutter Island” e “A beautiful mind”, entrambi a quota 8.2. A chiudere la graduatoria troviamo il film “Non è un paese per vecchi”.