E’ stato presentato ufficialmente, presso la sede dell’Hellas Verona, il neo allenatore Ivan Juric. Il croato, accompagnato dal D.S. Tony D’Amico, ha subito affermato che la scelta di Verona è stata immediata vista l’importanza della squadra e della città. Ha tenuto a precisare che, dopo gli incontri con il Presidente Setti, si era detto disponibile a sedersi sulla panchina sia nel caso la squadra fosse rimasta in serie B sia ci fosse stata la promozione. Non ha negato che, visto il miracolo compiuto da Aglietti, ha avuto un po’ di paura che il sogno di venire in riva all’Adige potesse naufragare. Alle domande sul modulo di gioco ha tenuto a precisare che, per sua natura, preferisce il 3-4-3 ma che non è ossessionato dai numeri e che, anche in base il materiale umano a sua disposizione, non ha problemi a modificare questa sua scelta. Ha ricordato che preferisce che il gioco parta da dietro e che, senza eccessivi fraseggi, possa trovare conclusione in avanti. Alla domanda diretta di come intende predisporre il reparto difensivo, vero tallone d’Achille, negli ultimi anni in casa Hellas ha risposto, sorridendo, che non ama prendere goal quindi che molte sue attenzioni si rivolgeranno a quel reparto. Ha voluto rimarcare come, nello scorso campionato, abbia notato, per molto tempo, un forte distacco della tifoseria dalla squadra e questo l’ha molto impressionato sapendo il calore e l’attaccamento degli sportivi veronesi per i loro colori. Sui giocatori ha avuto parole di elogio per Daniel Bessa giudicato, uno dei pochi assieme a Pazzini, con esperienza e capacità di giocare in serie A. Prima di concludere ha ricordato come il suo più grande desiderio sia di avere una squadra ricca di entusiasmo, entusiasmo che si deve trasmettere anche ai tifosi vero motore trainante di tutto. Proprio per il nuovo rapporto con la tifoseria ha precisato che è sua abitudine, perlomeno nei primi giorni della settimana, di procedere con allenamenti (un solo giornaliero) a porte aperte.