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Da lunedì 6 febbraio rimodulate le frequenze dei bus urbani nelle ore di minor utilizzo

A causa della temporanea carenza di personale di guida, a partire da lunedì 6 febbraio saranno modificati gli orari di alcune linee urbane di Verona nelle fasce orarie di minor utilizzo nell’arco della giornata. 

Sarà pertanto programmata una riduzione della frequenza delle corse, mantenendola comunque adeguata alla richiesta di servizio in tali orari.

Da lunedì prossimo quindi, nelle fasce orarie comprese tra le 9 e le 12 e dalle 15 a fine servizio diurno, sulle linee 21, 22, 23, 24, la frequenza dei passaggi bus delle singole linee alle fermate passerà da 20 a 30 minuti. Ciò significa che nei tratti centrali di percorso serviti da tutte le linee – cioè tra l’Ospedale Maggiore e la Stazione di Porta Nuova e tra quest’ultima e l’Ospedale di Borgo Roma – la frequenza passerà rispettivamente da 5 a 7 minuti e da 10 a 15 minuti. Rimodulati anche gli orari delle linee 41 (da 20 a 30 minuti), 51 e 62 (da 30 a 40), 70 (da 15 a 20 minuti), 72 e 73 (da 20 a 30 minuti). Infine la linea 30 non arriverà più in via Carinelli (zona già servita dalle linee 31, 51 e 52) ma raggiungerà la Stazione FS di Porta Vescovo dove effettuerà il capolinea.

Il servizio del sabato rimane invece invariato, mentre quello festivo vede solo la modifica delle linee 96 e 97 che saranno strutturate come l’attuale servizio serale, quindi con corse ogni 30 minuti nel tratto tra Avesa/Quinzano e l’Ospedale Maggiore in coincidenza con la linea 93 da/per la Stazione di Porta Nuova, e corse ogni 45 minuti tra Palazzina e Stazione FS.

In ambito extraurbano, le modifiche interessano solamente il servizio festivo delle linee 121 e 130, che nonraggiungeranno più Giazza ma faranno capolinea a Badia Calavena, in considerazione dell’utenza praticamente nulla rilevata su questo tratto di percorso.


Il dettaglio degli orari delle singole linee può essere consultato sul sito www.atv.verona.it

L’impatto dell’intervento sul servizio si prospetta dunque molto contenuto, da un lato perché saranno ripristinate le corse sospese lo scorso 9 gennaio, dall’altro in quanto i dati sui passeggeri trasportati nelle ore “di morbida” confermano che i nuovi orari saranno ampiamente sufficienti a soddisfare la domanda, senza incremento rilevante dei tempi di attesa.

Dall’altro lato, questo intervento permetterà all’Azienda di concentrare la disponibilità del personale di guida negli orari di maggior utilizzo, garantendo un livello ottimale di trasporto a favore di pendolari e studenti, che rappresentano l’80% dell’utenza giornaliera. Proprio la cronica carenza di autisti è infatti il motivo principale della decisione obbligata di ridurre le frequenze del servizio urbano, una vera e propria emergenza che riguarda l’intero comparto del trasporto pubblico, non solo a livello nazionale ma anche europeo, dove le aziende stanno ridimensionando sensibilmente il servizio per l’impossibilità di far fronte al turn over del personale di guida.

La previsione è quella di mantenere questa struttura del servizio fino al termine dell’attuale orario invernale, confidando nel frattempo che le selezioni in corso di svolgimento e le nuove iniziative di reclutamento intraprese dall’Azienda permettano di rinforzare gli organici con l’assunzione di nuovi autisti.

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