La partita con lo Spezia era fondamentale per l’Hellas. Vincere per dare un forte segnale nella lotta alla salvezza e soprattutto mettere alle spalle il periodo forse più nero dei gialloblù nella massima serie. Purtroppo al triplice fischio finale arriva l’ennesima batosta, la decima sconfitta consecutiva e soprattutto quel misero bottino di cinque punti che è rimasto tale da quando Salvatore Bocchetti ha rilevato in panchina Gabriele Cioffi (ma era veramente colpa sua?). Nella sfida contro i liguri, Bocchetti mescola ancora le carte: tornano dal primo minuto Depaoli e Verdi, mentre restano in panchina Doig e Sulemana, protagonisti assoluti nel primo tempo della partita persa contro la Juventus. La prima conclusione è degli spezzini con Ekdal al 16′, ma Montipò si distende in tuffo e smanaccia. Poi si accende Lasagna: al 20′ è scoordinato e il suo colpo di testa su invito di Depaoli finisce fuori, ma parte da lui il gol del vantaggio. E’ il 30′ quando una sua progressione mette in condizione Verdi di segnare il suo primo gol con l’Hellas. La partita sembra in discesa, ma al 40′ succede l’incredibile: Lasagna si scontra con il portiere polacco Dragowski che ha la peggio e s’infortuna gravemente: alla sua uscita dal campo, sostituito da Zoet, applaude tutto lo stadio. Ancora Lasagna è protagoniste al 44′, ma da buona posizione spara in curva. L’arbitro Maresca assegna sei minuti di recupero e lo Spezia ci prova per tre volte: sale in cattedra Montipò (nella foto) che è strepitoso e salva su Nzola, Kiwlor e Holm e così si va all’intervallo con l’Hellas in vantaggio.
Nella ripresa, subito un cambio per l’Hellas con Hien che prende il posto di Gunter. Depaoli ha subito la palla buona per il raddoppio, ma la palla finisce alta sopra la traversa. Passano sei minuti e lo Spezia pareggia: Nzola trova dal limite un sinistro a giro velenoso e Montipò è battuto. L’Hellas sembra accusare il colpo e al 68′ è ancora il numero uno gialloblù a dire di no con una parata alla Garella su Bastoni ma nulla può un minuto dopo: Holm pennella un cross perfetto e Nzola di testa gonfia l’angolino per il vantaggio ligure. Bocchetti manda in campo forze fresche: Doig e Kallon prendono il posto di Lazovic e Verdi mentre Terracciano entra al posto di Depaoli; poco prima Henry aveva preso il posto di Djuric.
L’Hellas potrebbe pareggiare al 76′ e l’azione è veramente ghiotta: punizione di Veloso e in spaccata Ceccherini spara alto sopra la traversa, Zoel può tirare un sospiro di sollievo. Nel finale, ci riprovano ancora Veloso e Lasagna, ma la palla non ne vuole sapere di entrare. Lo Spezia, finora sempre sconfitto in trasferta, può alzare le mani al cielo mentre per l’Hellas è un altro boccone amaro, anzi amarissimo.
Migliore in campo Montipò che tiene a galla i gialloblù a più riprese, ma purtroppo non basta; encomiabile l’impegno di Lasagna, ma la sua frenesia ancora una volta gli gioca brutti scherzi: devastante nell’azione del gol. Tra i negativi, Tameze e Lazovic che sembrano lontani parenti di quei giocatori che avevano fatto la forza dell’Hellas.