Disastroso debutto di Alfredo Aglietti sulla panchina dell’Hellas Verona che esce stritolato dal Tombolato con il Cittadella. Il neo allenatore, da quarantottore alla guida dei gialloblù, decide di schierare una difesa che, sulla carta, rispecchia le caratteristiche dei giocatori con Faraoni e Balkovec, esterni, Bianchetti ed Empereur, centrali. A centrocampo, dove manca lo squalificato Zaccagni, via con Danzi, il ritrovato Colombatto e Henderson quindi, Lee, alle spalle di Pazzini e Di Carmine. Parte subito a mille la squadra di casa e ci vuole di pronto intervento di Silvestri, con il piede, per fermare una capocciata di Adorni. Al quarto d’ora squillo gialloblù con Pazzini che, servito da Lee, chiama al grande intervento Paleari sul secondo palo. Al ventesimo il Cittadella passa in vantaggio da azione da calcio d’angolo che conferma la grandissima sofferenza storica dei gialloblù su palle inattive, ricordiamo che nell’ultima di B subimmo quattro reti sempre da situazioni analoghe. Adorni trova Diaw, a centro area, e la girata del ventisettenne di Cividale del Friuli risulta imparabile per Silvestri. Ci si aspetta la reazione degli scaligeri che non arriva mentre la squadra di casa continua a pressare e, alla mezzora, trova il doppio vantaggio. Monchini, servito da Branca elude i difensori e insacca. Al quarantesimo il tris è servito. Ancora l’azione d’angolo si dimostra letale. Il pallone spiove, dove arriva, indisturbato capitan Iori che, con un tocco morbido, mette in rete. Si va al riposo sotto tre pesantissime reti e con una squadra che sembra essersi rassegnata fin dal primo svantaggio. Dopo dieci minuti Aglietti cerca di cambiare le carte in tavola togliendo gli insufficienti Colombatto e Henderson per Gustafson e Matos. Un minuto dopo la sostituzione, un’entrata troppo irruenta di Faraoni costa al terzino il secondo giallo e la doccia anticipata. Aglietti richiama un impalpabile Di Carmine per Almici. Il Cittadella non infierisce, pur mantenendo costantemente il controllo della partita che termina, dopo tre minuti di recupero, fra i fischi della folta rappresentanza scaligera. Con i risultati odierni la squadra esce pure dai play off e sabato prossimo, contro il disperato Foggia, si giocherà tutto sperando anche in qualche regalo degli avversari e nella giustizia sportiva che potrebbe prendere provvedimenti nei riguardi del Palermo.