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DOMANI SI VA AL MARE

È stato presentato, presso il teatro Camploy, il libro “Domani si va al mare” – Wimbledon, anarchia, prigioni, esilio e nuovi mondi, scritto dalla scrittrice e giornalista veronese Serena Marchi che narra la storia e la vita della tennista Monica Giorgi. Una vita senza sconti di chi ha fatto della propria esistenza ricca di principi etici e morali la chiave della propria esistenza, costi quel che costi. Hanno dialogato, con l’autrice e la tennista, Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, il produttore e regista Domenico Procacci, moderati dal giornalista scaligero Lorenzo Fabiano. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione fra la Fandango Libri e il Comune di Verona.

Infatti è intervento a portare il proprio saluto Damiano Tommasi, Sindaco di Verona.  Il libro narra la storia di Monica Giorgi, nata a Livorno nel 1946, fin da piccola si dedica al tennis vincendo giovanissima la Coppa Lambertenghi. Sui campi da gioco nasce la sua profonda amicizia con Lea Pericoli, la numero uno italiana di quegli anni, che rimane incantata dai suoi discorsi sui libri e sulle varie filosofie non violente. Contesta vivacemente la decisione dell’Italia di andare in Cile, dove Pinochet, con un colpo di stato, molto sanguinoso, aveva spodestato e assassinato il Presidente liberamente eletto Salvador Allende Si appassiona dei movimenti di Gandhi e Martin Luter King e soprattutto degli anarchici livornesi, impegnandosi nelle battaglie per i diritti dei carcerati. Nel 1980, è arrestata come esecutrice di un rapimento a sfondo politico, con prove molto dubbie. Dopo la condanna, grazie all’impegno del Presidente della FIT, avvocato Paolo Galgani, viene assolta. Liberata va, volontariamente in esilio, in Francia dove si sposa con un anarchico svizzero per cui ottiene la cittadinanza svizzera e la tranquillità. In un teatro molto affollato che ha subissato di applausi le simpatiche e ironiche battute fra i due grandi campioni del passato Panatta e Bertolucci, quest’ultimo ha imputato a Monica di aver scelto Adriano come compagno di doppio misto invece che lui.

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