Dopo diciotto anni l’Hellas Verona sconfigge, al Bentegodi, l’Udinese nel classico derby del triveneto. Juric che, per gli infortuni che bloccano diversi suoi titolari, deve fare di necessità virtù, lancia anche gli ultimi arrivati in casa scaligera. In difesa, a completare il trio con Çetin e Gunter è schierato, dal primo minuto, il ventenne Lovato. A centrocampo Tamèze affianca Veloso con Faraoni e Dimarco sugli esterni mentre, dietro all’unica punta Di Carmine, agiscono l’ex Barák e Zaccagni. Partono bene i gialloblù che, già al sesto, hanno una ghiotta occasione. Barák verticalizza per Zaccagni che, pur trovandosi solo al limite dell’area in zona centrale, mette incredibilmente a lato. Poco dopo il decimo Demarco, che aveva scambiato con Zaccagni, è messo giù all’altezza del vertice sinistro dell’area. Batte la punizione lui stesso e Çetin di testa alza troppo la mira. Subito dopo pericoloso contropiede di Lasagna che spara oltre la traversa. Poco dopo la mezzora, al termine di un’azione corale, Tamèze effettua un gran tiro al volo che sfiora la base del palo. Risponde l’Udinese con una percussione personale del fuoriclasse De Paul ma il suo tiro è deviato prima da Silvestri poi da un difensore. Al quarantesimo mentre Lovato è a terra per uno scontro in area, Di Carmine accusa un problema agli adduttori ed è sostituito da Favilli, arrivato da pochi giorni alla corte di Juric. In pieno recupero punizione dalla trequarti di De Paul e Becao cerca di anticipare Silvestri che riesce comunque a toccare la sfera che sbatte sulla traversa e finisce in corner. Stesse formazioni a inizio ripresa e subito i friulani in avanti. È ancora Lasagna che cerca la porta ma il tiro sfiora letteralmente la base del palo. Ancora Udinese e Silvestri si esalta deviando un’improvvisa girata di Lasagna in angolo. Sulla battuta di De Paul l’ex Samir salta contrastato da Gunter e la palla colpisce la parte superiore della traversa. Riparte l’Hellas e Favilli, pur circondato da avversari, all’altezza del centrocampo, cerca di sfondare ma commette gioco pericoloso su De Maio e prende l’ammonizione. Al decimo vicinissimi al vantaggio i gialloblù che vedono il tiro di Faraoni, da brevissima distanza, miracolosamente deviato con una mano da Musso. Passano pochi minuti il vantaggio arriva. Rimessa laterale di Faraoni per Barák che supera un avversario poi mette in mezzo un bel pallone che, toccato di petto da Faraoni, arriva a Favilli che, da autentico rapace d’area, anticipa De Maio e batte un incolpevole Musso. Prima rete nella massima serie per il ragazzo toscano. Gotti cambia subito due giocatori ma l’Hellas fa buona guardia come il proprio portiere che, al ventesimo, si esibisce in uno straordinario colpo di reni per deviare in angolo un maldestro tentativo di autorete di un compagno. Alla mezzora Juric richiama un vivace Zaccagni per il giovane ex atalantino Colley, mentre Gotti toglie un difensore e butta in campo un altro attaccante. Dopo un paio di conclusioni fuori misura di Lasagna c’è una bella iniziativa di Colley che, pur da buona posizione, non centra la porta. A pochi minuti dalla fine fuori esce un ottimo Tamèze per Dawidowicz che, subito dopo ha l’opportunità di mettere in ghiaccio la gara, infatti si trova in area, supera un avversario con un pregevole tocco ma poi, si ricorda di essere un difensore, e scaglia un tiraccio che esce addirittura vicino alla bandierina del corner. Nei 4 minuti di recupero i gialloblù tengono e, dopo un tiro dell’ultimo entrato Nestorovski, a lato di poco, che fa correre un brivido, portano a casa un importantissimo successo che li posiziona, dopo due giornate, a punteggio pieno e senza reti al passivo. Era dall’aprile 2002 che l’Hellas non superava, al Bentegodi, l’Udinese. Allora fu un goal di SuperMario Fick oggi di Andrea Favilli che, al debutto in gialloblù, segna la sua prima rete nella massima serie dopo 27 presenze. Domenica difficile trasferta, al Tardini contro il Parma americano.