Nel foyer del Teatro Filarmonico è stata presenta l’opera che inaugurerà la stagione 2025 che celebra i 50 anni della riapertura del Teatro Filarmonico, dopo i danni provocati dalla seconda guerra mondiale, con l’opera Falstaff, ossia Le tre burle, la commedia di Shakespeare musicata da Antonio Salieri, il legnaghese di cui ricorre il duo centenario della scomparsa, che celebrò la riapertura del teatro nel 1975. L’edizione, che inaugurerà domenica 19 gennaio alle ore 15,30 la stagione artistica, sarà uno spettacolo tutto nuovo e in edizione critica. La regia sarà del veronese, esperto shakespeariano, Paolo Valerio, con scene di Ezio Antonelli e luci di Claudi Schmid, con un cast di giovani talentuosi e complessi artistici della Fondazione Arena diretti dal maestro Francesco Omassini e con il coro diretto dal maestro Roberto Gabbiani. L’edizione che andrà in scena oltre a domenica 19, mercoledì 22 alle ore 19, venerdì 24 alle ore 20 e domenica 26 alle ore 15,30, sarà, per la prima volta, in edizione critica, prodotta da Fondazione Arena, edita da Casa Ricordi e a cura di Elena Biggi Parodi, musicologa e titolare della cattedra di Storia e storiografia della musica al Conservatorio di Parma. Antonio Salieri, nasce a Legnago nel 1750, votato alla musica fu scoperto, giovanissimo, a Venezia da un compositore della corte degli Asburgo che lo portò con sé come allievo a Vienna. Qui Salieri conquistò la fiducia dell’Imperatore che lo nominò Hofkapellmeister dopo il suo maestro e, fino alla morte avvenuta nel 1825 amministrò il patrimonio musicale di corte, fornendo composizioni di ogni genere tra cui serenate, sinfonie, concerti, inni, messe, opere serie e buffe fu anche insegnante molto apprezzato fra i suoi allievi Beethoven, Cherubini, Czerny, Hummel, Liszt, Meyerbeer e Schubert.