Con un grande secondo tempo l’Hellas Verona conquista un buon pareggio alla Sardegna Arena contro il Cagliari. Juric rimane fedele al suo credo e ai suoi uomini confermando l’undici che aveva pareggiato con l’Udinese con l’unica eccezione l’indisponibile Di Carmine, proprio nel giorno del suo trentunesimo compleanno, per Stepinski. Dopo una decina di minuti di studio la prima opportunità capita all’Hellas che, su azione d’angolo battuto da Veloso, trova la girata fuori di pochissimo di Rrahmani. Passano pochi minuti e ci vuole un buon intervento di Silvestri per neutralizzare la girata di Simeone. Poco prima del ventesimo Zaccagni, tutto solo, tira addosso al portiere ma c’era fuori gioco. Si gioca da una parte all’altra ed è il Cagliari a sfiorare il vantaggio con Joao Pedro che, servito da Nandez, cerca il secondo palo con palla che esce di pochi centimetri. Poco prima della mezzora sfiora nuovamente la rete l’Hellas, sempre su straordinario angolo di Veloso, con spizzata di Dawidowicz che non trova la porta. Sulla ripartenza Castro prova a mettere in mezzo, la difesa respinge, recupera ancora l’ex Chievo che centra in pieno viso Rrahman, palla ancora a Castro che effettua un tiro cross sul quale s’avventa Joao Pedro che, pur non toccando il pallone, inganna Silvestri e la palla finisce in rete. Prima della ripresa del gioco c’è l’ammonizione di Stepinski per un fallo a inizio dell’azione. Subito dopo anche Castro finisce sul taccuino dell’arbitro. Al quarantesimo ennesima palla inattiva, questa volta su punizione, di Veloso per Zaccagni che, davanti al portiere, non inquadra la porta. Subito dopo buona opportunità dal limite per Veloso ma il tiro, di destro, finisce in curva. Si va dall’altra parte e una fucilata di Rog è respinta a pugni uniti da Silvestri. All’ultimo minuto brivido per i sardi. Su un traversone da destra il portiere allontana con il pugno, palla recuperata da Veloso che batte a colpo sicuro ma, sulla linea, salva Pisacane. Si riparte con le medesime formazioni della prima frazione di gioco. Azione aggressiva dell’Hellas con Zaccagni che è fermato dall’ex Cacciatore che rilancia lungo per Simeone, grande volata del cholito, che traversa per Rog che, di testa, colpisce in pieno il palo. Ci vuole un miracolo di Olsen per impedire a Verre, servito da Lazovic, di pareggiare poi Zaccagni, sulla palla recuperata da Rrahmani, non arriva per poco a porta sguarnita. Dawidowicz è ammonito per un contrasto, molto dubbio, gamba contro gamba con Joao Pedro. Al quarto d’ora Juric richiama Verre per il debutto in gialloblù di Eddie Salcedo, l’italo colombiano, che compirà diciotto anni il prossimo martedì ed è il più giovane giocatore del campionato italiano. Un minuto dopo Silvestri è prodigioso nel respingere un colpo di testa di Simeone su servizio di Nandez. Riparte il Verona con Lazovic che appoggia Salcedo che cerca il palo lungo con la palla che sfiora la base del palo stesso. Ammonito anche Pellegrini per un intervento duro su Stepinski. Poco dopo il ventesimo, in modo casuale ma, assolutamente meritato, l’Hellas pareggia. Pisacane riceve palla da rimessa laterale, si gira entra in area e, nell’apprestarsi a rinviare, scivola perdendo il pallone sul quale s’avventa Faraoni (foto) che, di sinistro, da pochi passi batte Olsen. Nel Cagliari Maran richiama Castro per il rientrante Nainggolan. Poco dopo doppia opportunità per Lazovic che denota la sua idiosincrasia al tiro in porta. Prima da ottima posizione sbaglia il traversone servendo un comodo pallone al portiere subito dopo c’è un cross di Salcedo sul quale Zaccagni manca, da sotto misura, la rovesciata, la palla arriva all’ex genoano che spara altissimo da pochi metri. Alla mezzora fuori Zaccagni per Pessina. Subito dopo occasionissima per i sardi, sul cross di Nainggolan, Simeone, quasi a porta sguarnita, manda in curva. Al quarantesimo su angolo del solito Veloso, spizzata di Salcedo e palla a fil di palo. A cinque dalla fine su un tiro di Salcedo si accende pericoloso flipper davanti alla porta con la palla che, alla fine, finisce in angolo. Negli ultimi minuti Juric richiama Stepinski per Pazzini. Non succede più nulla nemmeno nei tre minuti di recupero e l’Hellas esce tra gli applausi dalla Sardegna Arena dimostrandosi come una delle squadre più vitali e in forma del campionato, un solo punto ma la classifica intanto si muove. Sabato prossimo si torna al Bentegodi contro la Samp di Di Francesco, desolatamente a chiudere la classifica.